L’attacco russo al laboratorio di ricerca nucleare a Kharkiv

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-27

Già colpito nei primi giorni di marzo, l’impianto di ricerca nucleare produce radioisotopi per scopi medici e industriali. “Impossibile valutare la gravità del danno”.

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Non si fermano i bombardamenti durante quello che è ormai diventato il 32esimo giorno di guerra. Ieri sera l’esercito russo ha colpito per la seconda volta il centro di ricerca nucleare dell’Istituto di Fisica e di tecnologia di Kharkiv. A dare la notizia è stato inizialmente il Kyiv Independent ma poco dopo, a confermare l’accaduto, è arrivato un tweet dal parlamento ucraino.

L’attacco russo al laboratorio di ricerca nucleare a Kharkiv

Già colpito nei primi giorni di marzo, l’impianto di ricerca nucleare produce radioisotopi per scopi medici e industriali. I bombardamenti non avevano causato alcun aumento dei livelli di radiazioni nel sito. Ora invece non si sa quali siano i danni e le possibili ripercussioni. Secondo l’Ispettorato nazionale per l’energia nucleare, citato nel messaggio del Parlamento infatti, “è al momento impossibile valutare la gravità del danno, in quanto le ostilità continuano nella zona dell’installazione nucleare”.

Già il 4 marzo, le forze russe avevano bombardato la maggiore centrale nucleare dell’Ucraina e dell’Europa, quella di Zaporizhzhia, vicina alla località di Enerhodar, nella zona dell’estuario del fiume Dnepr, a nord-ovest della Crimea, a metà strada circa fra la città assediata di Mariupol e quella occupata dai russi di Kherson. . ”Per la prima volta nella storia dell’uomo uno Stato terrorista ha fatto ricorso al terrorismo nucleare”, aveva detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video messaggio dopo l’attacco nel sud del Paese.

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