Fatti
L’attacco hacker di Anonymous ai siti russi che colpisce (anche) il Cremlino
neXtQuotidiano 27/02/2022
Il gruppo internazionale ha scritto un chiaro messaggio su Twitter: “Il collettivo Anonymous è ufficialmente in cyber guerra con il governo russo” e soprattutto contro “la censura di Putin”.
Nel conflitto Russia Ucraina è sceso in campo anche Anonymous, il collettivo internazionale di cyberattivisti, che con un tweet ha annunciato l’attacco ai siti governativi della Federazione. E nella notte le promesse di guerra sono state mantenute: alcuni siti web governativi russi, compreso quello del Cremlino e del Ministero della Difesa, sono risultati irraggiungibili dopo essere stati oggetti di un attacco hacker.
L’attacco hacker di Anonymous ai siti russi che colpisce (anche) il Cremlino
A riportare la notizia sono diversi media internazionali, compresa la Cnn che ha messo in evidenza anche la rivendicazione di Anonymous. “Abbiamo mandato offline i siti governativi – si legge sulla pagina Twitter del collettivo – e girato le informazioni ai cittadini russi in modo che possano essere liberi dalla macchina della censura di Putin”.
Anonymous has ongoing operations to keep .ru government websites offline, and to push information to the Russian people so they can be free of Putin’s state censorship machine.
We also have ongoing operations to keep the Ukrainian people online as best we can.— Anonymous (@YourAnonNews) February 26, 2022
Seguendo i profili twitter legati al collettivo, si possono ricostruire gran parte degli attacchi hacker finora perpetrati: dopo quello alla tv russa RT News, si è passati al sito di Gazprom e a quello della azienda bielorussa di armamenti Tetraedr. Anonymous, inoltre, ha dichiarato che le operazioni di attacco – svolte con la tecnica chiamata Ddos (Distributed Denial of Service), ossia quella di caricare di false chiamate i server allo scopo di bloccarli – sono in pieno svolgimento.
L’intento, ha ribadito il collettivo, è quello di “trasmettere informazioni al popolo russo in modo che possa essere libero dalla macchina della censura statale di Putin”, e proprio a tale scopo “abbiamo anche operazioni in corso per mantenere il popolo ucraino online nel miglior modo possibile”. Un vero e proprio appello del collettivo a combattere (virtualmente) contro la censura di Putin.