L’annuncio di lavoro ad Asiago solo per “commesse 18enni libere da famiglia”: multa di 7mila euro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-05

Nel giro di poche settimane è intervenuto l’Ispettorato del Lavoro che ha emesso la sanzione nei confronti dell’attività commerciale

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Violazione dell’articolo 27 del Codice delle Pari Opportunità. Con questa motivazione l’Ispettorato del lavoro di Vicenza ha sanzionato un’attività commerciale di Asiago che aveva pubblicato un annuncio di lavoro per la ricerca – citiamo testualmente – di “commesse diciottenni libere da impegni familiari”. Un cartello esposto sulle vetrate dei Magazzini Dal Sasso, nel centro del Comune veneto, che aveva provocato molte polemiche. E nel giro di poche settimane è arrivata la sanzione da 7mila euro.

Asiago, sanzionata l’azienda che cercava solo “18enni libere da famiglia”

“Cercansi commesse diciottenni libere da impegni familiari”, recitava il cartello affisso a mo’ di annuncio di lavoro fuori dal negozio di Asiago. Un cartello che aveva provocato, fin dall’origine, la rabbia di molte persone che si sono trovati davanti a quella che, anche per l’Ispettorato del Lavoro, rappresenta una discriminazione per l’accesso al mondo del lavoro. Non a caso, infatti, la sanzione da 7mila euro emessa nei confronti dei due titolari dei Magazzini Dal Sasso fa riferimento all’articolo 27 del Codice della Pari Opportunità. In particolare il comma 2 della legge:

2. La discriminazione di cui al comma 1 e’ vietata anche se attuata:
a) attraverso il riferimento allo stato matrimoniale o di famiglia o di gravidanza;
b) in modo indiretto, attraverso meccanismi di preselezione ovvero a mezzo stampa o con qualsiasi altra forma pubblicitaria che indichi come requisito professionale l’appartenenza all’uno o all’altro sesso.

Nel giro di poco più di meno di un mese (perché quell’annuncio era stato affisso intorno alla metà di aprile), è arrivata la dura presa di posizione dell’Ispettorato del Lavoro. Una decisione inevitabile, come spiegato dal direttore dell’Ispettorato Nazionale, Bruno Giordano:

“Tolleranza zero per ogni forma di discriminazione Non si tratta solo di sanzionare; dare lavoro discriminando in base al genere, all’anagrafe, alle condizioni di vita o alle opinioni offende tutti noi. Non basta il rigetto di queste pratiche. Se a distanza di 52 anni dall’entrata in vigore dello Statuto dei lavoratori dobbiamo intervenire per episodi simili, vuol dire che dobbiamo ancora professare la cultura del rispetto, prima ancora del diritto del lavoro”.

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