«Ah, se avessi sposato un'altra»: il più grande rimpianto degli anziani

di Elsa Stella

Pubblicato il 2014-11-24

Essersi maritati con la persona sbagliata è la spina nel fianco delle persone in là con l’età: uno su cinque dichiara di essersi pentito

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Il più amaro rimpianto di chi ha oltre 50 anni e contempla all’orizzonte la fine dell’esistenza? Non il mancato successo economico o professionale ( e perché no, umano) , ma la dolorosa consapevolezza di aver sposato la persona sbagliata. Almeno stando a una ricerca commissionata da Silversurfers, sito web per over 50.
 
IL RIMPIANTO DEGLI ANZIANI
Sebbene la maggior parte dei rimpianti siano più tangibili (il 23 per cento degli interpellati lamentano di aver viaggiato poco, e il 19 per cento di non aver messo da parte abbastanza per la vecchiaia), quasi una persona su cinque – il 18 per cento – dichiara che aver investito sul marito o sulla moglie sbagliata rappresenta il fallimento più doloroso. Senza contare che una persona anziana su dieci dichiara che innamorarsi di nuovo è al primo posto, sulla lista di cose da fare prima di morire. In Italia, stando ai dati Istat, negli ultimi dieci anni le separazioni che riguardano gli over 60 sono passate da 4.247 a 8.726. Nel 2010 quasi il 10% degli uomini oltre i sessanta anni si è separato, a fronte di un 6,4% di donne della stessa età. Tornando alla ricerca, sono molti (il 17 per cento) quelli che si pentono di non aver detto ai genitori quanto li amassero, finché erano in tempo, mentre il 15 per cento degli interpellati si rammaricano di non aver chiesto ai nonni notizie più dettagliate sulla loro vita.
 
GUARDARE INDIETRO O NO?
Non pochi rimpiangono di aver anteposto il lavoro e persino gli hobby alla famiglia (sono il 16 per cento), di non aver passato abbastanza tempo con i figli (il 15 per cento), addirittura di non saper suonare uno strumento (il 15 per cento). E’ viaggiare il sogno nel cassette degli anziani: uno su quattro vorrebbe tanto fare il giro del mondo, parecchi sono quelli che vorrebbero intraprendere un safari o percorrere in auto il continente americano. Il 17 per cento delle persone intervistate vorrebbe tanto volare in prima classe, quasi altrettanti sognano di trasferirsi all’estero, e un consistente 10 per cento nutre l’aspirazione (ormai divenuta diffusissima, ahi noi) di nuotare con i delfini. Tuttavia, presi com’erano a rimpiangere e sognare, il 28 per cento degli interpellati con più di 65 anni ammettono di non aver messo da parte granché per la vecchiaia.

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