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Antonio Pignataro: chi è il questore di Macerata che ha chiuso i negozi di cannabis

neXtQuotidiano 09/05/2019

Secondo Pignataro “La cannabis è l’anticamera dell’inferno, è l’anticamera dell’eroina e l’anticamera della cocaina”. I suoi precedenti sequestri annullati dalla Cassazione

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Si chiama Antonio Pignataro ed è il questore che oggi ha chiuso due negozi di cannabis a Macerata. Chiusura e denunce sono state precedute dal sequestro di 25 prodotti, in cui è stato riscontrato un thc di 0,8. Secondo Pignataro, “si possono vendere shampoo e saponi ma non le infiorescenze di canapa”, senza le quali però “questo tipo di negozi non coprirebbe le spese”. E comunque, a suo giudizio, “la cannabis legale non esiste e il limite di thc di 0,5 è ingannevole”.

Antonio Pignataro: chi è il questore di Macerata che ha chiuso i negozi di cannabis

Il questore oggi ha anche affermato che “La cannabis è l’anticamera dell’inferno, è l’anticamera dell’eroina e l’anticamera della cocaina” e la sua decisione è temporalmente arrivata dopo l’uscita di Salvini di ieri sui negozi di cannabis light da chiudere.

Il questore di Macerata è stato il primo in Italia a chiudere i cosiddetti grow shop ed è impegnato da tempo in una ‘crociata’ contro la commercializzazione della cosiddetta “cannabis legale”. Su un giornale locale viene riportata una sua dichiarazione che chiarisce come la pensa sulla questione:

“Lavoro – dichiara Pignataro – con l’audace procuratore Giovanni Giorgio e sono stato a contatto con il professore Rino Froldi, già direttore dell’Istituto di Medicina Legale dell’università di Macerata, il quale ha fatto parte della Commissione finalizzata ad accertare la tossicità della cannabis e analizzando i suoi studi ho rilevato che la percentuale dello 0,5 % di THC è un dato tecnico erroneamente recepito dalla giurisprudenza senza alcuna motivazione scientifica e,soprattutto, senza alcun riferimento normativo.

Tale dato tecnico, elaborato negli anni ’80, fu calcolato su uno spinello del peso complessivo di 1 grammo ed e stato utilizzato negli anni dalla giurisprudenza come “valore idoneo a produrre effetti stupefacenti” ma tale percentuale – sostiene Pignataro – risulta “ingannevole” in quanto la stessa dovrebbe essere considerata in relazione alla quantita’ di sostanza stupefacente che una persona assume, basti pensare che ove si fumino tre Spinelli contenenti 0,2 % THC si raggiungerà una percentuale di 0,6 % THC e come tale piu’ che idonea a produrre effetti stupefacenti”.

Il primo febbraio scorso i precedenti sequestri disposti da Pignataro a Macerata sono stati annullati dalla Corte di Cassazione, il quale nell’occasione ha stabilito che la vendita della cannabis light e l’uso dei prodotti con essa realizzati e messi in commercio sono leciti, per questo i negozi non possono essere sottoposti a sequestri preventivi.

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