Annamaria Mantile: cosa sappiamo della professoressa di Napoli morta 4 giorni dopo il vaccino

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-04

Annamaria Mantile aveva 62 anni. Era un’insegnante di inglese di Napoli e quattro giorni dopo essersi vaccinata contro il COVID è morta per arresto cardiaco. La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta disponendo l’autopsia. Non c’è alcuna prova al momento che ci sia una correlazione tra il vaccino e il decesso

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Annamaria Mantile aveva 62 anni. Era un’insegnante di inglese di Napoli e quattro giorni dopo essersi vaccinata contro il COVID è morta per arresto cardiaco. La famiglia ha sporto denuncia ai carabinieri del Vomero e la Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta, affidata alla pm Giuliana Giuliano coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, disponendo il sequestro della salma e l’esame autoptico che chiariranno le cause del decesso.

Annamaria Mantile: la storia della donna morta 4 giorni dopo il vaccino

Il fratello Sergio, sociologo, racconta a Repubblica Napoli che la Mantile godeva non solo di ottima salute, ma aveva anche uno stile di vita sano, un’alimentazione corretta. Andava a scuola a piedi, per fare un po’ di attività fisica:

«Voglio sapere come è morta mia sorella», dice con un filo di voce il sociologo Sergio Mantile. È il fratello di Annamaria, l’insegnante di Inglese di 62 anni stroncata da un malore nel primo pomeriggio di martedì, dopo quattro giorni di fortissimi dolori addominali, nausea e vomito che si erano manifestati, afferma Sergio, «un paio d’ore dopo che Annamaria si era sottoposta alla vaccinazione contro il Covid-19». Accanto a lui, seduta in poltrona nella casa di via Bernardo Cavallino all’Arenella, la madre di 93 anni, Grazia Di Martino lo ascolta e annuisce. «Mia figlia viveva per me. Adesso io vivrò per sapere che cosa le è successo. E per avere giustizia»

Secondo il racconto del fratello la professoressa, che aveva assunto sabato il vaccino Astrazeneca, si è sentita male poco dopo: già dopo due ore avvertiva nausea, vomito e dolori addominali. Nonostante la terapia suggerita dal suo medico di fiducia, Spasmex e flebo idratante, però Annamaria dopo un sollievo iniziale è peggiorata. Il martedì, spiega Mantile, “Mia madre mi ha avvisato che Annamaria era peggiorata. Era fredda e aveva difficoltà a respirare. Mamma ha telefonato al suo cardiologo di fiducia che l’ha visitata. L’elettrocardiogramma non ha fatto emergere anomalie, il battito però era accelerato e aveva gonfiore addominale. Poco dopo sono arrivato anche io a casa”. Il fratello ha chiamato il 118 mentre le praticava il massaggio cardiaco, che poi ha continuato il cardiologo una volta arrivato a casa. Ma non c’è stato niente da fare. Il cuore della professoressa si era fermato. Sul caso il consigliere regionale della Lega Severino Nappi annuncia un’interrogazione: “La notizia della scomparsa di Annamaria Mantile, docente dell’istituto comprensivo Pavese di Napoli, morta dopo essersi sottoposta a vaccino ci lascia sgomenti e ci pone molti interrogativi. Ecco perché presenterò un’interrogazione in Consiglio regionale affinchè si faccia piena luce sul funzionamento del sistema delle vaccinazioni, sui modi e gli effetti della somministrazione. La giustizia senza dubbio seguirà il suo corso, dopo che i famigliari dell’insegnante hanno denunciato l’accaduto. Ma per evitare che accada ancora, è quanto mai necessario e urgente fare una approfondita verifica del buon funzionamento della catena delle vaccinazioni”. E sulla morte della professoressa in tanti stanno avanzando ipotesi che al momento non trovano riscontro, correlando direttamente il decesso alla vaccinazione:

Fino all’esito degli accertamenti non si può parlare di correlazione tra il vaccino e il decesso, sopravvenuta per problemi respiratori, accompagnata da un malessere generale e nausea. Annamaria Mantile è morta per un arresto cardiaco. Saranno l’autopsia e le indagini disposte dalla Procura a chiarire cosa è davvero successo alla prof.

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