Fatti
Angela Merkel perde le elezioni in Germania
neXtQuotidiano 13/03/2016
Male anche i socialdemocratici. AFD arriva a prendere un quarto dei voti in uno dei tre stati alle urne. Decisiva la crisi dei profughi. Uno schiaffo ai partiti tradizionali che ottengono i peggiori risultati del dopoguerra. Il vicecancelliere Gabriel: «Il centro democratico del paese viene sfidato»
I conservatori della cancelliera tedesca Angela Merkel e i socialdemocratici hanno perso le elezioni e avanzano invece i populisti di destra Alternativa per la Germania (AFD). Secondo gli exit poll avrebbero raggiunto tra il 21 e il 23% dei voti nei tre stati interessati, nello Stato di Sajonia An-Halt e si pone come seconda forza politica dopo il CDU. A Baden Wurttemberg, mantengono il loro vantaggio i Verdi, con il 32% del voti, seguiti dalla Cdu (7%), lo SPD (13%) e AFSD (12,5%) mentre nella Renania resistono i socialdemocratici (37,5%), i conservatori (33%) e i populisti (11%). Il voto regionale segna il più grande balzo della destra in Germania dopo la Seconda guerra mondiale.
Angela Merkel perde le elezioni in Germania
All’est l’avanzata della destra è impetuosa, mentre i partiti tradizionali ottengono i peggiori risultati della storia. Gli elettori hanno punito la litigiosità della coalizione di governo sull’immigrazione: anche la CDU si è spaccata sul tema. In Baden-Weurttemberg i Verdi superano la Cdu e per la prima volta sono il primo partito in un Land della Germania. Un commosso Winfried Kretschmann, il presidente ecologista del Land, nuovamente candidato, ha salutato con commozione “lo storico risultato” di oggi. Mentre Guido Wolf, candidato della Cdu, sconfitto, ha affermato: “Abbiamo combattuto con passione. Certo questo risultato non può andarci bene e dobbiamo rimetterci subito al lavoro”. Secondo le proiezioni delle 19.01 in Baden-Wurtteberg i Verdi vincono con il 31,1%, segue la Cdu con il 26,9%. La destra di Afd ottiene addirittura il 14,7%, superando anche nel ricco Land del sudovest l’SPD al 12,8%. I Liberali hanno l’8,1 e la Sinistra della Linke con il 3% è fuori dal parlamento regionale. In Sassonia-Anhlat, la Cdu ottiene il 29,7%, secondo posto per l’Afd che raggiunge addirittura il 24,2%, la Linke ottiene il 16,8% e l’Spd il 10,9%. I Verdi hanno il 5% e infine i Liberali, con il 4,9%, resterebbero fuori dal Parlamento regionale. Secondo le proiezioni delle 19.08 nella Renania-Palatinato vince l’Spd con il 36,7%, segue la Cdu con il 32,5%. Afd prende il 12,5%, i Liberali ottengono il 6,1%, i Verdi il 5% e la Linke fuori dal Parlamento con il 2,7%. “Il centro democratico del paese viene sfidato”, ha detto il vicecancelliere Sigmar Gabriel alla ZDF. Gabriel ha definito “eccellente” il successo in Renania di Malu Dreyer, e ha sottolineato che non esistono “tendenze univoche” che emergono dal voto.
La Merkel e i migranti
La cancelliera tedesca ha dedicato al tema dei migranti l’ultimo comizio di una campagna elettorale dominata dalla crisi che sta sconvolgendo l’Europa, e ha ricordato l’inasprimento della legislazione in materia di diritto d’asilo, deciso dal suo governo nelle ultime settimane. Per chiudere la campagna elettorale, Merkel ha scelto lo Stato del Baden-Wuttenberg, tradizionale feudo conservatore dove l’Unione CristianoDemocratica (Cdu) ha perso il governo alle ultime elezioni, lasciando il passo a una coalizione di verdi e socialdemocratici; e dove sondaggi non prevedono nulla du buono per la Cdu. Merkel ha difeso la decisione di aprire le frontiere lo scorso autunno considerata la situazione in Ungheria; ma ha anche rivendicato il successivo inasprimento della legislazione riguardante il diritto di asilo, compreso l’accordo dell’Ue con la Turchia, e il suo impegno per accelerare l’espulsione di chi non abbia i requisiti per rimanere in Germania. “Dovete abbandonare il nostro Paese”, “avete perso il vostro tempo”, ha detto rivolta alle migliaia di immigrati economici che continuano ad arrivare nel Paese. Tra gli applausi dei sostenitori riuniti nella localita’ di Haigerloch, Merkel ha ricordato tutte le opportunita’, ma anche gli obblighi, che la Germania offre ai rifugiati e ha avvertito che e’ loro “dovere” accettarli, non una possibilita’. Ha fatto anche riferimento ai gravi fatti di Colonia, lo scorso Capodanno, ricordando le riforme adottate per rafforzare il reato e attuare l’espulsione degli stranieri che si rendano responsabili di un reato: “Chi crede che una donna non puo’ dire nulla, semplicemente si trova nel Paese sbagliato”.