La scelta (coraggiosa) di Andrea Vianello di trasmettere il Giornale Radio dall’Ucraina

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-06

Il direttore di Rai Radio Uno ha comunicato che le edizioni principali del Gr saranno diffuse direttamente da Leopoli per “dare un segno di vicinanza alla popolazione assediata” e difendere la democrazia.

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Un messaggio fortissimo quello che Andrea Vianello, direttore di Rai Radio Uno, vuole mandare agli ascoltatori trasmettendo – dal 7 marzo – il Gr direttamente dall’Ucraina. Giornalista e storico volto Rai, Vianello ha rilasciato un comunicato stampa nel quale informa della decisione di trasmettere direttamente da Leopoli. Per difendere l’informazione e – anche – la democrazia.

“Abbiamo pensato che fosse importante portare in Ucraina, non solo simbolicamente, il Gr1, il giornale radiofonico del servizio pubblico della Rai, e trasmettere da lì, nonostante le difficoltà, per dare un segno di vicinanza alla popolazione assediata e come ferma scelta di campo a favore della libertà e della democrazia”, ha dichiarato Vianello.

La scelta (coraggiosa) di Andrea Vianello di trasmettere il Giornale Radio dall’Ucraina

Con lui, da lunedì, ci sarà al microfono Paolo Salerno, pronto a raccontare le sofferenze che il popolo ucraino sta affrontando in questo difficilissimo momento storico, durante le edizioni principali del Giornale Radio: alle 8.00, alle 13.00 e alle 19.00. L’annuncio di Vianello arriva all’indomani della scelta della Rai prima – di Mediaset e dell’Ansa poi – di sospendere tutti i servizi giornalistici dalla Russia.

La tv di Stato ha spiegato che la decisione è stata presa “in seguito all’approvazione della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità” putiniane. “La misura si rende necessaria al fine di tutelare la sicurezza dei giornalisti sul posto – ha spiegato la Rai in un comunicato stampa – e la massima libertà nell’informazione relativa al Paese”.

Le notizie su quanto accade nella Federazione Russa, inoltre, “verranno per il momento fornite sulla base di una pluralità di fonti da giornalisti dell’Azienda in servizio in Paesi vicini e nelle redazioni centrali in Italia”. La decisione di sospendere i servizi giornalistici dalla Russia è stata condivisa da molti media internazionali, tra i quali la BBC, che ha deciso di ritirare i suoi giornalisti dalla Russia e riaprire le trasmissioni ad onde corte come ai tempi di Radio Londra, e la Cbc/Radio-Canada, emittente pubblica canadese che ha annunciato di aver temporaneamente sospeso il lavoro dei suoi giornalisti in Russia.

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