Andrea Marin: l’assessore di Montebelluna che pubblicava bestemmie, razzismo e omofobia sui social

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-20

Ora ha cancellato tutto ma non è bastato per calmare la polemica. Andrea Marin, neo assessore a Montebelluna, aveva sul suo profilo Facebook contenuti razzisti su Kyenge. E non solo

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Ora ha cancellato tutto ma non è bastato per calmare la polemica. Andrea Marin, neo assessore a Montebelluna, aveva sul suo profilo Facebook contenuti che paragonano Kyenge e Boldrini a una parte del corpo maschile “sempre in coppia”. E ancora post razzisti sempre contro Kyenge, ma anche sugli “zingari”, con tanto di bestemmie, per arrivare a Vendola e Napolitano. Dopo l’elezione Francesco Bortignon e Fernanda Favotto di Insieme per Montebelluna, all’opposizione, denunciano tutto.

Andrea Marin: l’assessore di Montebelluna che pubblicava bestemmie, razzismo e omofobia sui social

“Con i suoi post su Facebook l’assessore nominato Andrea Marin si è qualificato: invoca il ritorno del duce, offende l’allora Presidente della Repubblica Napolitano, pubblica post omofobi, razzisti, fake news degne del migliore complottista tratte da “ilcazzoquotidiano”… una persona così non può rappresentare la comunità montebellunese e il sindaco deve revocargli l’incarico prima del Consiglio di giovedì. Consiglio nel quale Bordin giurerà sulla costituzione, nata dalla Resistenza antifascista, e che ha nei suoi principi fondamentali il ripudio di tutto quanto espresso da Marin. Dimissioni subito!”, hanno scritto i due consiglieri.

E a Marin non è restato che scusarsi, appellandosi a un “momento di fragilità”: «Mi scuso per quanto ho detto otto anni fa in un momento di grande fragilità. Vi chiedo solo di giudicarmi per quello che potrò fare a favore della nostra città. Non trattatemi come un mostro, sono una persona normale. Scusate ancora», ha spiegato. I post incriminati infatti risalgono ad un periodo tra il 2013 e il 2014. Quello che ci si chiede è come mai Marin non li abbia cancellati prima, sia perché come lui stesso dice non lo rappresentano più ma anche per un più pragmatico e cinico calcolo politico. Sono rimasti online per tutta la campagna elettorale e solo dopo la denuncia di Bortignon e Favotto è arrivato il dietrofront. Intanto anche il sindaco ha pubblicato un comunicato che in sostanza ribadisce che i post fanno parte del passato e che il neo assessore allo Sport e alle Politiche giovanili di Montebelluna dimostrerà il suo valore:

«In merito alle recenti polemiche sollevate da alcuni esponenti della minoranza nei riguardi di alcune discutibili esternazioni fatte a mezzo social in passato dal neo assessore Andrea Marin, interviene il sindaco, Adalberto Bordin: “Premesso che quelle pubblicate sui social dall’assessore sono frasi in nessun modo condivisibili, sottolineo che si tratta di esternazioni fatte 8 anni fa quando l’autore in questione era un privato cittadino, senza alcun ruolo istituzionale.

Si tratta di manifestazioni che, come ho avuto modo di appurare con l’interessato, sono state fatte in un momento di fragilità personale per il quale l’autore ha avuto modo di scusarsi. Sbagliare è umano e credo che nessuno abbia il diritto di condannare una persona che, a fronte di un errore commesso molti anni fa in un momento di fragilità, si è scusata senza chiedere attenuanti. Sarà lui a dover dimostrare la determinazione e la serietà con cui porterà avanti l’operato amministrativo.

Rammarica però che lo stesso clamore non sia stato riservato in passato ad altri esponenti politici locali dell’opposizione che, ripetutamente hanno insultato sui social – e non solo – l’amministrazione comunale, la Città ed i montebellunesi con un linguaggio offensivo, se non addirittura violento”.

Basterà?

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