Cibo e medicine per i volontari e gli animali del rifugio di Andrea Cisternino: “Ce l’abbiamo fatta”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-03

L’area attorno al Kj2 era stata occupata dai soldati russi, rendendo impossibile il rifornimento di scorte. Un convoglio di viveri era partito dall’hub Enpa di Verona il 23 marzo scorso, ma era rimasto bloccato per giorni a pochi km dal rifugio.

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Non ha mai perso le speranze Andrea Cisternino, l’italiano bloccato a Kyiv proprietario di un rifugio per animali che aveva deciso di proteggere anche a costo della vita. E ora, finalmente, le scorte di cibo, acqua e medicine l’hanno raggiunto. A dare la notizia per primo è stato il giornalista Claudio Locatelli, con una commovente foto condivisa sui social e che in pochissimo tempo è stata ricondivisa da migliaia di utenti. “Ce l’abbiamo fatta, tutti insieme. Le lacrime incredule di Natasha nel vederci sono tutto…NESSUNA RESA”, ha scritto su Facebook.


Ex fotografo di origini lombarde, Andrea Cisternino, allo scoppio della guerra, aveva deciso di non abbandonare il suo rifugio Kj2, distante pochi chilometri di Kyiv e facente parte di quei territori attorno alla capitale ucraina occupati dai militari russi inviati dal Cremlino. Le scorte di acqua e cibo si erano fatte sempre più esigue e per salvare il suo staff e i suoi circa 400 animali (tra cui cani, gatti ma anche animali da fattoria e cavalli), aveva lanciato un appello.

Cibo e medicine per i volontari e gli animali del rifugio di Andrea Cisternino: “Ce l’abbiamo fatta”

Un convoglio di viveri era partito dall’hub Enpa di Verona il 23 marzo scorso ed in poco tempo era arrivato prima in Polonia, e da lì a Leopoli e infine alla periferia di Kiev. Ma per giorni non è stato possibile completare l’“ultimo miglio”, cioè i pochi chilometri tra l’hub della Ong SaveUkraine e il rifugio di Andrea Cisternino. Il territorio intorno, infatti, era sotto il controllo russo e non era permesso entrare o uscire.

Il caso del 63enne lombardo ha avuto moltissima risonanza, sia in Italia che in Ucraina, tanto che l’appello è stato accolto dal Governo ucraino che ha fatto sapere si metterà in contatto con lui per far entrare la Croce Rossa nell’area occupata dai russi. “Il rifugio Kj2 Italia di Andrea Cisternino a Kyiv ha finalmente ricevuto i nostri aiuti”, ha dichiarato la presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi. “È finito un incubo per gli animali e per le persone. Siamo felici per l’esito di una missione lunga, difficile e rischiosa che ha richiesto impegno, passione e lucidità”.

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