“Anche con tutto il girato, sempre saluti fascisti restano”: la risposta di Corrado Formigli a Giorgia Meloni | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-08

Formigli ha spiegato alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni perché le sue richieste sono irrealizzabili in democrazia

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Dopo una settimana di caos, elezioni, inchieste ad orologeria e chi più ne ha più ne metta, Corrado Formigli ha risposto a Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia da giorni chiede che le siano date le immagini grezze di tutta l’inchiesta Lobby Nera realizzata da Fanpage, solo allora accetterà di parlare con i giornalisti perchè lei  ha detto di non volersi concedere all’audience.

Ad una settiamana di distanza, il conduttore di Piazza Pulita ha risposto. Prima con un articolo Elle e poi con l’intervento di apertura  della puntata di ieri sera della puntata. Sul settimanale, Formigli ha prima smentito le parole di chi vuole le inchieste ad orologeria, richiamando il ruolo di responsabilità della stampa. «Che cosa avremmo dovuto fare? Attendere l’esito del voto prima di segnalare impresentabili che inneggiano a Hitler? – scrive Formigli -. È questo che si vuole dai giornalisti? Che con l’abusatissima scusa del “silenzio elettorale”, regola che vale a 48 ore dal voto per i comizi e la propaganda, si spenga l’informazione politica?».

La risposta diretta di Corrado Formigli a Giorgia Meloni

Poi nella puntata di ieri sera di Piazza Pulita ha ricordato a Giorgia Meloni che nessuno pretende una cultura giustizialista da parte di un leader verso il suo dirigente. Una posizione più critica verso certe condotte sì però. “Ha ascoltato parole inequivocabili, immigrati da affogare, saluti fascisti, proposte di finanziamenti black, e la sua prima reazione non è stata dire ‘queste cose mi hanno fatto schifo’. Anche con tutto il girato, sempre saluti fascisti restano”, ha detto il conduttore. Nel suo articolo Formigli ha poi posto la domanda più importante:  “in quale democrazia evoluta una pretesa simile verrebbe considerata normale? In quale capitale occidentale un leader politico chiederebbe con tale arroganza la consegna di materiale giornalistico grezzo? Solo la magistratura, laddove si profili qualche grave reato, con circospezione e molti limiti può agire in tal senso”. Un monito per ricordare sempre a tutti che la stampa è e rimane indipendente.

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