Alluvione Marche: sale a 11 il numero delle vittime. Continuano le ricerche del piccolo Mattia e di una donna

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-09-18

Le ricerche si concentrano al momento nella zona di Contrada Coste, nel Comune di Barbara e in tutta l’area colpita dalla bomba d’acqua

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Sale a 11 morti il tragico bilancio della alluvione nelle Marche. I soccorritori hanno identificato l’ultima vittima ritrovata a Serra de’ Conti (AN): si tratta del 47enne Michele Bomprezzi, fratello dell’ex sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi. L’uomo era alla guida della sua auto quando è stato travolto dall’acqua e dal fango.

Nel frattempo, sono proseguite per tutta la notte le operazioni di ricerca dei due dispersi: il piccolo Mattia, 8 anni, e Brunella Chiù, 56 anni, travolta in auto insieme alla figlia Noemi, quest’ultima purtroppo ritrovata senza vita. Il padre di Mattia, Tiziano Luconi, ha raccontato i momenti di disperazione che sta vivendo all’ANSA: “La felpa gialla e verde di Mattia è stata ritrovata vicino al ponte di mattoni da un soccorritore, cercatelo lì. Voglio credere che Mattia sia vivo, magari si è aggrappato a una pianta. In tre giorni ho dormito tre ore, sono distrutto, ma devo trovare Mattia. Mattia è il mio gnometto speciale, noi stiamo sempre insieme. Mando un ringraziamento speciale a vigili del fuoco, forze di polizia e volontari. La forza per andare avanti – conclude – me la dà solo la speranza e la voglia di credere con tutto me stesso che Mattia sia vivo”.

Le ricerche si concentrano al momento nella zona di Contrada Coste, nel Comune di Barbara e in tutta l’area colpita dalla bomba d’acqua. Nelle prossime ore è previsto un miglioramento delle condizioni meteo, il che permetterà ai soccorritori di continuare a scandagliare il fiume Nevola (affluente del Misa) e di iniziare a rimuovere i grandi blocchi trasportati dalla piena.

Alluvione Marche, le parole del presidente di Regione Acquaroli: “Serve un piano straordinario. Abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare”

In tema di dissesto idrogeologico, di cui molto si discute dopo la bomba d’acqua, il presidente della Regione Marche e commissario dell’emergenza Francesco Acquaroli ha detto intervistato da Qn e Corriere della Sera: “Serve un piano straordinario di scala nazionale, perché il problema riguarda tutti i territori. Bisogna dare risposte pratiche ai cittadini e per farlo bisogna essere messi nella condizione di agire, con risorse sufficienti. Le chiacchiere stanno a zero”.

Poi, il governatore di FdI ha parlato delle polemiche sui lavori non eseguiti: “C’è un progetto di sistemazione del Misa e del Nevola il cui costo supera i 100 milioni di euro. Ma per la gestione e la programmazione di tutto il dissesto nelle Marche abbiamo a disposizione 50 milioni di euro di fondi europei. Per tutto il tema del dissesto: la metà di quanto servirebbe per il Misa”. E aggiunge: “Abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare e faremo tutto quello che si potrà fare. Abbiamo lavorato sulle priorità e sulle emergenze segnalate dai tecnici e non ci fermeremo. Sul Misa c’è uno studio secondo cui costerà anche più dei 100 milioni preventivati: per risolvere i problemi servono i fondi e lo si fa gradualmente, non in 20 mesi”.

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