Alex Zanardi è stato dimesso: il ritorno a casa dopo il terribile incendio scoppiato nella sua villa

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-09-20

Alex Zanardi è tornato a casa: “Il paziente è stato stabilizzato”, queste le parole di Giannettore Bertagnoni, primario del reparto di riabilitazione dell’ospedale San Bartolo

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Alex Zanardi è tornato a casa: “Il paziente è stato stabilizzato”, queste le parole affidate al Giornale di Vicenza da Giannettore Bertagnoni, primario del reparto di riabilitazione dell’ospedale San Bartolo. Sono passati 76 giorni dal terribile incendio che aveva danneggiato l’impianto di alimentazione dei macchinari dell’ex pilota paraolimpico, 4 medaglie d’oro ai Giochi, che adesso si trova (finalmente) tra le mura di casa. “Il nostro principale obiettivo – ha spiegato il primario Bertagnoni – è stato di stabilizzare le condizioni cliniche generali di Zanardi. Ma, contestualmente, abbiamo proseguito il programma riabilitativo seguito durante il primo periodo di degenza”.

Alex Zanardi: dall’incidente in handbike al rogo del 2 agosto, fino al secondo ritorno a casa di oggi

Un percorso pieno di ostacoli e di avversità: potremmo definire così quanto vissuto negli ultimi mesi da Alex Zanardi. A partire dal terribile incidente in cui il campione paraolimpico fu coinvolto il 19 giugno 2020 quando, durante una gara di handbike di beneficienza in Toscana, si scontrò con un camion. Poi, il ritorno nella sua casa di Noventa Padovana dopo le cure, possibile grazie ad alcuni macchinari collegati a un impianto fotovoltaico che permettevano di proseguire la riabilitazione tra le mura domestiche.

Finché lo scorso 2 agosto non è divampato in casa di Zanardi un terribile rogo, dovuto al surriscaldamento dell’impianto fotovoltaico, che aveva costretto la famiglia a riportare il campione in ospedale a Vicenza. Almeno fino a oggi: dopo altri 76 giorni di lontananza, infatti, Alex Zanardi può finalmente fare il suo secondo ritorno a casa, dalla moglie Daniela Manni e dal figlio Niccolò. E, questa volta, ci si augura per sempre. In ogni caso, delle condizioni attuali dell’ex pilota non si sa molto, anche a causa della cortina di privacy che la famiglia ha alzato attorno a lui, protetta e tutelata pure dallo staff medico che si occupa del suo piano di recupero fisico e neurologico.

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