Alberto Genovese: il fondatore di Facile.it accusato di stupro voleva fuggire con un jet

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-11-09

La festa a base di sesso e droga a casa di Alberto Maria Genovese, 43 anni, fondatore di Facile.it, noto sito di assicurazioni, startup da decine di milioni di euro da cui e’ uscito nel 2014  si è trasformata in un incubo soprattutto per una ragazzina di 18 anni

article-post

La festa a base di sesso e droga a casa di Alberto Maria Genovese, 43 anni, fondatore di Facile.it, noto sito di assicurazioni, startup da decine di milioni di euro da cui e’ uscito nel 2014  si è trasformata in un incubo soprattutto per una ragazzina di 18 anni, presunta vittima di uno stupro “ripetuto e cruento” nella notte del 10 ottobre, nell’appartamento dell’imprenditore in via Torino, a pochi passi dal Duomo. A ricostruire l’accaduto gli investigatori della squadra Mobile di Milano, coadiuvati dalla Scientifica, con il coordinamento della pm Rosaria Stagnaro e dell’Aggiunto, Maria Letizia Mannella: le accuse formulate sono di violenza sessuale, lesioni, spaccio e sequestro di persona. Nelle poche pagine del decreto di fermo, tutto l’orrore di un mondo dove sballo e sesso sembrano essere il centro di tutto, e dove le ragazze – tante quelle che passavano per i festini – da protagoniste, diventavano vittime. Genovese, scrive il Messaggero, stava per fuggire con un jet:

.Il fermo è scattato perché l’uomo, dalle intercettazioni, aveva manifestato l’intenzione di lasciare l’Italia con il suo jet privato e perché dalle telecamere di sorveglianza posizionate in quasi ogni stanza della casa avrebbe dato disposizioni a uno dei suoi collaboratori di cancellare i video di quella nottata, nei quali compaiono le immagini delle violenze. Il particolare riferito ai pm da un testimone, emerge dalle indagini ed è riportato nel provvedimento di fermo dell’uomo. Le immagini comunque non sono state cancellate definitivamente e sono state recuperate dagli uomini della squadra mobile coordinati dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro

Alberto Genovese, il fondatore di Facile.it, la start-up poi ceduta, fermato a Milano con l’accusa di aver stuprato, dopo averla stordita con un mix di cocaina e ketamina, una 18enne invitata a un festino nella sua lussuosa abitazione non distante dal Duomo e con telecamere di sorveglianza in quasi ogni stanza, avrebbe dato disposizioni a uno dei suoi collaboratori di cancellare i video di quella nottata, nei quali tra l’altro compaiono le immagini delle violenze. Il particolare riferito ai pm da un testimone, emerge dalle indagini ed è riportato nel provvedimento di fermo dell’uomo. Le immagini comunque non sono state cancellate definitivamente e sono state recuperate dagli uomini della squadra mobile coordinati dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro. La ragazza, da quel che risulta, sarebbe stata più o meno resa incosciente, polsi e caviglie legate e costretta dal 43enne a subire ripetuti abusi e solo il giorno dopo sarebbe riuscita a riprendersi e ad avvisare un’ amica con il cellulare che l’uomo si era fatto consegnare al suo ingresso a casa (nella sua abitazione non consentiva l’uso del telefonino) e che le aveva poi riconsegnato. Dopo di che sarebbe scappata in strada, semisvestita e addirittura senza una scarpa, per chiedere aiuto. Quella sera dello scorso 10 ottobre alla festa erano state invitate circa 15 persone. Alcuni testimoni hanno raccontato agli investigatori che il ‘party’ al centro delle indagini della Procura non sarebbe stato il solo e che l’imprenditore, tra l’altro, offriva agli ospiti lo ‘sballo’ con anche la cosiddetta cocaina rosa. Il fermo è scattato perché l’uomo, dalle intercettazioni, aveva manifestato l’intenzione di lasciare l’Italia con il suo jet privato. Finito a San Vittore, stamane è stato interrogato dal gip Tommaso Perna. il quale entro domani deciderà se accogliere la richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere dei pm o quella degli arresti domiciliari avanzata dalla difesa.

Potrebbe interessarti anche