L’albergo nel Padovano in cui le regole anti-Covid non esistono

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-27

Ad Abano Terme, vicino Padova, un albergo è stato chiuso dalla Questura e il suo proprietario denunciato e multato perché, tra le irregolarità riscontrate non rispettava – né faceva rispettare – le regole anti Covid

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Entrando all’hotel “Isola Bella” di Abano Terme, vicino Padova, si aveva la sensazione che il Covid non sia mai esistito: alla reception dell’albergo un uomo di 85 anni, senza mascherina, positivo, pronto ad accogliere i clienti. Naturalmente, senza chiedere il Green Pass. Quattro clienti ne erano sprovvisti. E uno di loro non era neanche stato registrato al portale “alloggiati web” della Questura, che ha disposto la chiusura della struttura per cinque giorni. Il titolare, figlio dell’anziano addetto ai check in, è stato denunciato – insieme a suo padre – per epidemia colposa. Entrambi sono poi stati sanzionati perché sprovvisti di certificato verde. Un’altra denuncia è arrivata dall’irregolarità nella registrazione di un cliente.

L’albergo nel Padovano in cui le regole anti-Covid non esistono

I controlli di polizia sono arrivati dopo diverse segnalazioni di alcuni clienti: nel corso delle perquisizioni delle 24 camere di cui dispone la locanda sono state identificate 21 persone, delle quali 9 pregiudicate e 6 di origini straniere. Due di queste sono risultate irregolari sul territorio italiano e per questo sono state denunciate . Uno di loro, cittadino tunisino, è stato accompagnato al Cpr di Bari. “Apprendiamo la notizia di una struttura del padovano che è stata denunciata per epidemia colposa”, scrive Federalberghi in una nota. “Tenendo a precisare che la struttura in questione non aderisce al sistema Federalberghi – prosegue il comunicato – si ribadisce la piena e completa consapevolezza che per garantire la sicurezza degli ospiti e di tutte le maestranze impegnate nelle strutture, è necessario che in questo momento tutte le aziende del ricettivo, alberghiere, extra alberghiere, nessuna esclusa, compreso il sistema delle locazioni brevi, come anche specificato in una recente nota diffusa dalle Prefetture di Verona e Venezia, adottino comportamenti responsabili e nel totale rispetto delle regole e delle normative di legge, anche a tutela dell’immagine di tutta la categoria del sistema turistico veneto. Simili comportamenti vanno isolati e denunciati. Infine, si ribadisce la piena fiducia negli organi di polizia per il lavoro di vigilanza, di controllo e di rispetto delle normative”.

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