Fatti
La troupe di Rai 1 aggredita a Pozzuoli in diretta
neXtQuotidiano 10/11/2021
Il collegamento in diretta interrotto dall’aggressione, ma Raffaele riesce a riavere la sua casa. Il sindaco: “piena solidarietà”
Dopo l’aggressione in diretta alla troupe di “Storie Italiane” a Monterusciello, frazione di Pozzuoli, comune in provincia di Napoli, e dopo due mesi di richieste, la casa di Raffaele occupata dallo scorso giugno è stata sgomberata.
Grazie all’aggressione alla troupe di Rai 1 a Pozzuoli Raffaele riesce a riavere la sua abitazione occupata
Durante la diretta per raccontare la storia di Raffaele, cittadino che si era visto occupare l’appartamento che gli era stato legittimamente assegnato, un gruppo di persone si è avvicinato agli operatori della Rai e all’inviata, Carla Lombardi, e ha iniziato a minacciare Raffaele, la sorella e il loro avvocato. A quel punto la diretta è stata interrotta per motivi di sicurezza, mentre la redazione ha allertato le forze dell’ordine. In un secondo momento l’inviata ha raccontato collegandosi telefonicamente di aver subito un’aggressione: “Ci hanno minacciato, stiamo scappando. Se possibile ripristineremo il collegamento successivamente”. Il video lo potete vedere qui.
Sull’episodio è intervenuto Vincenzo Figliolia, sindaco di Pozzuoli che su Facebook ha espresso la sua solidarietà alla troupe di Rai 1 “balordamente aggredita” durante il servizio. “Mi auguro che le forze dell’ordine possano individuare i responsabili dell’inaudita e vile aggressione nei confronti di chi stava svolgendo il proprio lavoro. Siamo e saremo sempre dalla parte della legalità e di chi è stato privato di un diritto”, ha scritto il primo cittadino.
“Tant’è che stiamo già intervenendo per liberare gli immobili occupati: d’accordo con Prefettura, Questura e forze dell’ordine sono stati stabiliti 30 sgomberi, di cui 15 già in esecuzione. Queste reazioni devono essere duramente condannate. Non esiste motivo per giustificare alcun tipo di violenza”, ha concluso Figliolia.
Il proprietario dell’appartamento lo scorso 2 giugno aveva trascorso tutto il giorno di festa fuori casa con la famiglia. Al rientro, alle 23 circa, aveva trovato la sua casa occupata da una donna incinta e dalla sua famiglia. Tempestiva la denuncia dell’avvocato, Teresa Liguori, che aveva inoltrato anche tre diffide all’amministratore comunale, chiedendo lo sfratto degli occupanti. Nessuna risposta ricevuta fino all’aggressione di ieri che ha messo finalmente un punto a questa spiacevole situazione.