L’aggressione su un bus di Rimini con 5 feriti tra cui un bimbo in modo grave

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-12

Un 26enne originario della Somalia ha dato in escandescenze su un autobus di linea a Rimini e ha ferito le due addette al controllo biglietti. Nella fuga ha colpito altre tre persone, di cui un bambino, che ora è in condizioni critiche

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La vista dei controllori a bordo dell’autobus lo ha fatto andare in escandescenze: così un uomo di 26 anni originario della Somalia ha estratto un coltello mentre si trovava sulla linea 11 dei bus di Rimini in zona Miramare e ha aggredito le due addette al controllo biglietti che gli stavano notificando un verbale perché era sprovvisto del titolo di viaggio.

Poi è fuggito e – mentre scappava – ha ferito altre tre persone, tra le quali un bambino, colpito con la lama alla gola. Dopo un breve inseguimento è stato fermato dalla polizia. Le prime due persone aggredite sono state le addette della ditta Holacheck che fornisce il servizio di controlleria sui bus per Start, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico di tutta la Romagna e che ha messo a disposizione delle forze dell’ordine le immagini del circuito di sicurezza. Entrambe sono state ricoverate al Bufalini di Cesena non in pericolo di vita.

Successivamente l’uomo si è scagliato contro altre tre persone: una di loro è un bambino che è stato portato d’urgenza in ospedale per alcune ferite alla gola: secondo quanto si apprende, sarebbe stato colpito alla carotide. Dopo una notte di apprensione, questa mattina è stato dichiarato “fuori pericolo” dai medici. Sulle ragioni del gesto gli inquirenti, coordinati dal pm Davide Ercolani, ancora non si sbilanciano. Pare però esclusa la pista terroristica: l’uomo, infatti, non ha precedenti specifici e non sarebbe riconducibile ad ambienti terroristici o estremistici.

Il 26enne si trova in Europa da alcuni anni ed era stato in altri paesi prima di arrivare in Italia. Qualche mese fa aveva presentato domanda per lo status di rifugiato. Fino a ieri era ospitato in una struttura della Croce Rossa e secondo alcune testimonianze aveva manifestato una personalità violenta e aggressiva. La sua reazione istintiva e rabbiosa a bordo del bus ha portato gli inquirenti a non escludere che fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

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