Il giallo del cadavere in avanzato stato di decomposizione ritrovato nell’ex Acquapark di Montesilvano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-12-06

Il corpo è stato rinvenuto e recuperato diverse ore fa. Impossibile, al momento, procedere con l’identificazione. L’area era dismessa da tempo e chiusa al pubblico

article-post

Il corpo senza vita di una persona – al momento non è stato possibile ancora procedere con l’identificazione e, visto l’avanzato di decomposizione, non è chiaro se si tratti di un uomo o di una donna – è stato rinvenuto e recuperato qualche ora fa dalle forze dell’ordine all’interno dell’ex Acquapark di Montesilvano, in provincia di Pescara. La struttura non è più attiva da circa 10 anni e da tempo è diventata un rifugio a cielo aperto per chi non ha una casa.

Acquapark Montesilvano, il giallo del cadavere ritrovato

Il parco acquatico, il cui vecchio nome – quando era attivo – era Acquadisco Splash, aveva ospitato poco prima dell’estate le riprese di un film. Per questo motivo, si ipotizza che la morte di quella persona non possa che risalire ai mesi successivi a giugno. Ma l’avanzato stato di decomposizione del corpo, non ha ancora permesso una datazione precisa del decesso. Perché si sono combinati una serie di fattori che, al momento, non permettono di fornire chiare indicazioni. La prima, infatti, fa riferimento al caldo estivo che potrebbe aver accelerato la decomposizione del corpo.

I carabinieri intervenuti all’interno dell’ex Acquapark Montesilvano non hanno rinvenuto neanche i documenti e questo rende molto difficile l’identificazione di quel cadavere. Perché da quando la struttura è chiusa al pubblica, parliamo di circa 10 anni fa, tra gli scivoli e quelle che un tempo erano le attrazioni acquatiche si sono alternate le vite di moltissime persone. Perlopiù senzatetto che avevano trovato in quel luogo abbandonato un rifugio. E lo scorso mese di maggio, proprio mentre nel parco stavano per iniziare le riprese di quel film, il sindaco della cittadina in provincia di Pescara aveva firmato un’ordinanza che chiedeva ai proprietari del terreno di procedere con la rimozione dei rifiuti presenti nella struttura e la messa in sicurezza dei varchi d’accesso.

(foto: da Google Maps)

Potrebbe interessarti anche