Il servizio di Report accusato dalla Commissione di Vigilanza Rai di ammiccare ai no vax

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-02

Durante la puntata di Report andata in onda ieri sera su Rai 3 è stato mostrato un servizio che mette in risalto alcune falle nella gestione di vaccini e tamponi nelle strutture sanitarie. La Commissione di Vigilanza Rai ha chiesto chiarimenti all’azienda

article-post

Il servizio titolato “Non c’è due senza tre” andato in onda ieri sera durante Report su Rai 3 è finito oggi nel mirino dei parlamentari del Pd della commissione di Vigilanza della tv pubblica, che hanno chiesto un “chiarimento” ai vertici dell’azienda. “Sedicenti infermieri, irriconoscibili e coperti dall’anonimato come se si trattasse di pentiti di mafia – sostengono i parlamentari dem – che affermano nel servizio di essersi infettati per responsabilità delle aziende farmaceutiche”. Una sorta di spot per i no vax, sul quale la critica è stata bipartisan Il deputato di Forza Italia in commissione di Vigilanza, Andrea Ruggeri, ha aggiunto: “Mi spiace ascoltare da Report la lagna qualunquista per cui il vaccino sarebbe il business delle case farmaceutiche”. Anche il leader di Italia viva, Matteo Renzi, ha criticato il servizio: “Il vaccino non è un business, il vaccino per me è la salvezza. Report non fa servizio pubblico, tutto qui”.

Dubbi sull’efficacia dei vaccini, perplessità sulla durata della copertura degli anticorpi, “larga frequenza di effetti collaterali”. Accuse che il conduttore della trasmissione, Sigfrido Ranucci, ha respinto con forza: “Sono stufo di queste accuse. Sono vaccinato come tutta la redazione della trasmissione, ma come giornalista devo essere libero di raccontare delle criticità. Quali sarebbero i contenuti No Vax? Credo che i parlamentari non abbiano visto il servizio”. “È da No Vax – chiede – dire che il 9 settembre Aifa si è sbagliata a scegliere con troppa fretta di iniettare il vaccino Moderna a dose intera quando la stessa azienda Moderna sei giorni prima aveva raccomandato metà dose? È da No Vax chiedere che venga fatto il tampone più frequentemente agli infermieri che rischiano di contagiarsi perché cala l’efficacia del vaccino? È da No Vax chiedere di sorvegliare con attenzione gli anticorpi per fare prevenzione?”.

I parlamentari critici del servizio hanno sollevato anche il tema del tempismo con il quale il servizio è andato in onda. Proprio in questi giorni, infatti, il governo è impegnato a decidere il calendario delle terze dosi, e si teme un “danneggiamento dell’opinione pubblica”. Ranucci ha però ricordato di aver concluso la puntata dicendo che “bisogna fare la terza dose, chiedendo attenzione però a farla ai giovani“.

Potrebbe interessarti anche