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Abubakar Shekau: il leader di Boko Haram ucciso?

neXtQuotidiano 23/08/2016

L’esercito nigeriano annuncia la sua morte su Twitter ma è impossibile verificare la notizia. L’agenzia NAN smentisce che sia morto

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L’esercito nigeriano ha annunciato su Twitter che il leader dell’organizzazione integralista islamica Boko Haram, Abubakar Shekau, è stato “ferito mortalmente” oggi durante un raid aereo in cui sono stati uccisi anche numerosi comandanti del gruppo: lo riporta l’International Business Times sottolineando che la notizia non può essere verificata in modo indipendente. L’annuncio giunge un giorno dopo la notizia, diffusa dall’aeronautica militare nigeriana, dell’uccisione di circa 300 membri di Boko Haram in una serie di raid nello stato del Borno, una roccaforte del gruppo. Il 4 agosto Shekau aveva annunciato di essere ancora lui il leader dell’organizzazione e non la persona nominata il giorno precedente dall’Isis, Abu Musab al-Barnawi, già portavoce di Boko Haram. L’annuncio, arrivato con un messaggio audio, indicava una probabile rottura dallo Stato islamico. Nel settembre del 2014 anonime “fonti della sicurezza” avevano riferito che Shekau era rimasto ucciso nel corso di violenti combattimenti con l’esercito camerunese, ma il mese successivo il leader di Boko Haram era comparso in un video affermando di essere ancora vivo.

Abubakar Shekau: il leader di Boko Haram ucciso?

Usman, in un messaggio all’agenzia Nan ha precisato che Shekaku non figura tra i terroristi morti e che l’espressione “ferito fatalmente”, riportata in un primo momento, che aveva fatto indicare ad alcuni media l’avvenuta morte del leader islamista, andava interpretata come “ferito gravemente”. Il raid aereo è stato condotto mentre i miliziani islamisti erano impegnati nella preghiera del venerdì nel villaggio di Taye, all’interno della foresta di Sambisa, nel nordest della Nigeria.Il fanatismo degli integralisti islamici Boko Haram che nel nord-est della Nigeria hanno proclamato un califfato affiliato all’Isis siriano/iracheno di Abubakr al-Baghdadi, ha provocato in sei anni secondo Amnesty International oltre 14.000 morti e più di un milione e 600mila sfollati.

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Boko Haram: gli attacchi dal 2010 al 2014 (Fonte: BBC)


I suoi seguaci dicono di seguire il precetto coranico che recita: «Chi non è governato da quello che Allah ha rivelato è tra i trasgressori». Boko Haram promuove una versione dell’Islam che considera “haram”, proibito per i musulmani prendere parte a qualsiasi attività politica o sociale associata con la società occidentale. Tra queste attività c’è votare alle elezioni, indossare magliette o pantaloni corti, ricevere un’educazione laica. Il suo marchio di fabbrica era in origine l’utilizzo di uomini armati in moto, che uccidevano come sicari poliziotti, politici e chiunque li criticasse, compresi i chierici di altre tradizioni musulmane e i predicatori cristiani. Il gruppo ha anche messo in scena attacchi più audaci nel nord e nel centro della Nigeria, tra cui bombardamento di chiese, autobus, bar, caserme militari e la sede delle Nazioni Unite nella capitale, Abuja. Quello di Boko Haram è un massacro ignorato dai media.

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