L’Abruzzo zona arancione da oggi?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-12-07

Il governatore Marco Marsilio, alla luce degli ultimi dati “confortanti”, firma un’ordinanza, in vigore da oggi , che delinea il passaggio da zona rossa ad arancione. Il governo è pronto alla diffida. Ma non c’è tempo per l’impugnazione perchè la regione mercoledì diventerebbe comunque arancione

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Il governatore Marco Marsilio, alla luce degli ultimi dati “confortanti”, firma un’ordinanza, in vigore da oggi , che delinea il passaggio della regione Abruzzo da zona rossa ad arancione. Fonti di Governo, però, sottolineano che “non c’è avallo” sull’anticipazione e che l’eventuale passaggio può avvenire non prima di mercoledì. La partita riguarda interamente il rispetto delle tempistiche e delle regole che prevedono la suddivisione delle regioni in fasce in base ai colori. Obiettivo di Marsilio è quello di far sì che l’Abruzzo possa passare in zona gialla per il Natale. Non solo: i tempi per un eventuale ricorso governativo sarebbero strettissimi, e forse fuori tempo massimo così come va sottolineato che l’ordinanza regionale precedente, quella ‘rossa’, fu poi validata dallo stesso Governo. Cosa può succedere? Spiega Repubblica

Marsilio si è detto convinto di quello che stava facendo sulla base di dati, ha sottolineato il governatore abruzzese, che erano «più incoraggianti» rispetto alle scorse settimane. Il governo era pronto anche a una mitigazione della misura, ma non prima di mercoledì: «Saranno settimane complicate — hanno ragionato i ministri — in cui i governatori avranno molte pressioni: non possiamo permetterci alcuna deroga al metodo deciso che, tra l’altro, sta dimostrando di funzionare». Marsilio ha però deciso di firmare comunque l’ordinanza. E in serata Boccia è stato chiarissimo. «Se nella notte — ha detto ai suoi — non tornerà sui suoi passi, noi faremo quello che dobbiamo». Cioè diffida, l’atto che abitualmente precede l’impugnazione della norma. Che, in questo caso, non avverrà visto che l’Abruzzo anche per il governo da mercoledì è in zona arancione. La questione però non è soltanto tecnica. Ma di sostanza. Sarà ora responsabilità del presidente della Regione i contagi che avverranno in luoghi che dovevano restare chiusi. «Responsabilità — fanno notare da Roma — non soltanto politiche. Ma anche giudiziarie». Il caso Abruzzo preoccupa però in queste ore molto proprio per il suo significato politico. Al governo temono che molti amministratori locali possano non reggere le pressioni dei territori e decidere riaperture assolutamente inopportune.

In serata in Abruzzo la notizia si è sparsa in modo frenetico e quasi tutti si chiedono: riaprono i negozi? A leggere l’ordinanza Marsilio non c’è alcun dubbio: sì. Marsilio, con sua ordinanza, aveva imposto la zona rossa dal 18 novembre e il ministero aveva confermato quel provvedimento con un’ordinanza in vigore dal 22. Ora il governatore ritiene che siano trascorsi i 21 giorni in zona rossa e – si legge in una nota dello staff – ha “ritenuto di doversi assumere la responsabilità di evitare che un’applicazione letterale delle norme vigenti provocasse all’Abruzzo un trattamento sproporzionato e dannoso”. “Già da domani mattina – si legge nella nota – si applica in tutto il territorio regionale la disciplina prevista nelle cosiddette zone arancioni per gli esercizi commerciali. Il completamento del percorso avverrà mercoledì 9 con la riapertura delle scuole, dopo esattamente 21 giorni di disciplina in zona rossa. L’interlocuzione con il Ministro, che è stato informato prima dell’adozione del provvedimento – prosegue il comunicato – si è svolta sempre all’insegna della reciproca correttezza e leale collaborazione istituzionale”.

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