È morto Abraham Yehoshua, lo scrittore che credeva nella pace tra israeliani e palestinesi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-14

Aveva 85 anni. Tra romanzi, saggi e opere teatrali è sempre stata una personalità riconosciuta in tutto il mondo

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Si è spento all’ospedale Ichilov di Tel Aviv il famoso scrittore e drammaturgo israeliano Abraham Yehoshua. Aveva 85 anni e nel corso della sua lunga vita aveva provato a raccontare storie di pace. Come quella che non ha mai potuto realmente vivere sulla propria pelle, ovvero il cessate il fuoco in quella polveriera tra israeliani e palestinesi. Ad annunciare il decesso dell’uomo è stato lo stesso nosocomio in cui era ricoverato da alcuni giorni. I funerali si terranno nel pomeriggio di oggi.

Abraham Yehoshua è morto, lo scrittore israeliano aveva 85 anni

Romanzi, saggi e opere teatrali hanno accompagnato la sua vita. Ma quel che è stato scritto sui libri è solo una parte di quell’esistenza che lui descrisse laconicamente così: “Non ho mai visto un giorno di pace”. Perché Abraham Yehoshua nella pace ci credeva. Quella tra i due popoli: israeliani e palestinesi. Ma la sua morte è arrivata prima di un cessate il fuoco che, storicamente, sembra essere ancora impossibile da raggiungere. Un pacifista che, però, ha avuto modo anche di parlare dell’invasione della Russia in Ucraina e della guerra.

E lo aveva fatto, nel mese di marzo – a poche settimane dall’inizio del conflitto voluto dal Cremlino – tirando le orecchie alla Nato. Dopo l’intervento del Presidente ucraino Zelensky alla Knesset (il Parlamento monocamerale di Gerusalemme) chiese al Patto Atlantico cosa stesse aspettando a inviare strumenti di difesa al popolo ucraino per difendersi da quella aggressione che, nel corso dei mesi, ha portato morte e distruzione. Una scia di sangue che lui conosce bene, avendo vissuto sulla propria pelle quelle continue guerre e guerriglie tra Israele e Palestina, in quella striscia di mondo perennemente alle prese con conflitti quasi secolari. Perché lui non ha mai preso le parti degli israeliani o dei palestinesi. Ha sempre criticato e condannato entrambe le parti, compreso l’atteggiamento di Israele che non erano in grado di “concepire una situazione diversa dall’assedio e dal rifiuto del mondo arabo circostante”.

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