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C’è un giudice (federale) in Texas e ha bloccato la legge sull’aborto

neXtQuotidiano 07/10/2021

Sospesa la legge, denominata SB 8, che impediva l’interruzione di gravidanza dopo le 6 settimane di gestazione. Cosa succede adesso?

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Una legge approvata, ma priva dei criteri di Costituzionalità. Per questo motivo il giudice federale di Austin, Robert Pitman, ha fermato la legge che vieta l’aborto in Texas. Si tratta di una delle normative più restrittive (e una delle poche ancora in vigore negli USA, o almeno in uno dei suoi Stati) che impediva alle donne di procedere con l’interruzione di gravidanza dopo le prime sei settimane di gestazione. E nelle motivazioni che hanno portato a questa scelta, il giudice fa un duro attacco a chi ha promulgato quel provvedimento e contro tutti gli altri tribunali che non hanno voluto affrontare la questione.

Aborto in Texas, un giudice federale blocca la legge che lo vietava

Tutto era partito dal ricorso presentato, nel mese di settembre, dal Dipartimento di Giustizia. Su spinta dell’amministrazione Biden, dunque, è stata portata avanti questa causa nei confronti dello Stato del Texas (guidato dal Repubblicano Gregg Abbott).

“Dal momento in cui l’SB 8 (così è chiamato il dispositivo vigente fino alla sentenza, ndr) è entrato in vigore, alle donne è stato illegittimamente impedito di esercitare il controllo sulla propria vita in modi protetti dalla Costituzione – si legge tra le 113 pagine del pronunciamento, pubblicato integralmente sul New York Times -. Altri tribunali possono trovare un modo per evitare che questa conclusione spetti a loro decidere. Questa corte non sancirà un altro giorno di questa offensiva privazione di un diritto così importante”.

Ma nel suo giudizio, il giudice di Austin sottolinea anche come questa sua sentenza sia una vera e propria boccata di ossigeno per i diritti Costituzionali garantiti in tutto il Paese. Adesso e in futuro.

“Se questa Corte non avesse agito sulla base della sua sana autorità per fornire sollievo agli Stati Uniti, un numero qualsiasi di Stati potrebbe emanare una legislazione che priva i cittadini dei loro diritti costituzionali, senza alcun rimedio legale per contestare tale privazione, senza la preoccupazione che una corte federale possa inserire un’ingiunzione”.

Un giudizio sferzante che blocca, di fatto, la legge sull’aborto in Texas. Ma lo Stato Repubblicano ha già comunicato la sua intenzione di impugnare la sentenza, presentando ricorso contro il pronunciamento del giudice Robert Pitman. Adesso, però, c’è un’altra questione in ballo: quanto durerà questa sentenza? Perché il pronunciamento del giudice del Tribunale di Austin, è temporaneo e non definitivo. La legge, infatti, è stata etichettata come “incostituzionale” e quindi ci sarà – de facto – alle sedi competenti che dovranno eventualmente rimodulare le maglie strette di questo dispositivo sull’aborto in Texas. Inoltre, l’immediato ricorso presentato dallo Stato repubblicano potrebbe interrompere, fin da subito, l’effetto di questa sentenza.

(FOTO ITALY PHOTO PRESS)

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