A chi verrà fatto il vaccino contro il Coronavirus all’inizio?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-14

Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, in un’intervista rilasciata oggi a Repubblica spiega l’accordo europeo per il vaccino ChAdOx n-CoV-19 e a chi verrà somministrato all’inizio:

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Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, in un’intervista rilasciata oggi a Repubblica spiega l’accordo europeo per il vaccino ChAdOx n-CoV-19 e a chi verrà somministrato all’inizio:

Quando sarà disponibile in Italia?
«Anche se in questo momento nessuno può dire al 100 per cento che arriveranno in fondo, se lo faranno potremo avere le prime dosi alla fine di quest’anno».

A chi verrà fatto il vaccino all’inizio?
«Intanto verrà dato al personale sanitario, alle categorie a rischio, per età o patologie, e a militari e forze dell’ordine. Poi piano piano toccherà a gli altri. Andranno organizzati servizi sanitari, centri vaccinali e medici di famiglia, per coprire più rapidamente possibile la popolazione».

E se la ricerca di AstraZeneca fallisce?
«Si perderà un investimento in cui il pubblico e il privato hanno condiviso il rischio. Punteremo sugli altri vaccini, come quelli su cui la Ue sta per investire 2 miliardi del fondo Esi. Per questo abbiamo più candidati».

Se anche altri gruppi sui quali si è investito avranno successo?
«Si useranno anche quei vaccini, che magari avranno caratteristiche diverse, ad esempio perché più adatti a certe categorie di persone».

Mentre si parla di vaccino, 4 regioni hanno un Rt di 0,9. Come mai l’indicatore di Lombardia, 979 casi in una settimana, e Puglia, 17, è uguale?
«Perché quello è un indicatore importante ma non l’unico né il principale. L’Rt dice solo la dinamica del contagio, cioè quante persone mediamente trasmettono il virus ad altre. Ovvio che se l’Rt è alto, anche vicino a 1, ma il numero assoluto dei casi basso, non bisogna preoccuparci eccessivamente».

Si aspetta una seconda ondata?
«Bisogna evitarla e non credo arrivi. Magari avremo tante piccole ondine. Basta guardare ai focolai di questi giorni, come quello di Roma. Se la gente si comporterà bene, se i sistemi sanitari faranno tamponi, eviteremo che le ondine diventino ondate».

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