Il 22enne arrestato a Savona che progettava attentati come a Utoya

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-01-22

L’organizzazione messa in piedi dal 22enne aveva degli obiettivi chiari, come l’eliminazione degli ebrei e l’istigazione all’odio razziale e di genere

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Terrorismo, nazionalismo, negazionismo e propaganda. Un’organizzazione di matrice nazional socialista, con riferimenti neonazisti e antisemiti. Una vera e propria associazione con finalità di terrorismo contro gli ebrei. E poi minacce, istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale e non. Tutto questo è accaduto a Savona, dove un ragazzo di 22 anni questa mattina è stato arrestato nell’ambito di un’operazione antiterrorismo in ambienti della destra radicale contigui al terrorismo di matrice suprematista. Un’operazione riuscita grazie all’intercettazione di una chat segreta – scoperta dagli investigatori coordinati dal sostituto procuratore Chiara Paolucci – in cui assieme ad altri coetanei progettavano attacchi e massacri, traendo ispirazioni da quelli del 2011 e del 2019 rispettivamente in Norvegia e in Nuova Zelanda. L’invito a tutti gli iscritti era anche quello di essere disposti a sacrificare la propria vita per la causa.

Il 22enne arrestato che progettava attentati come a Utoya

L’organizzazione – di cui faceva parte anche un minorenne.- era stata chiamata “Nuovo ordine sociale”. Una rete che si espandeva in tutta Italia, da Nord a Sud: Torino, Cagliari, Forlì-Cesena, Palermo, Perugia, Bologna e Cuneo. Non solo professavano l’odio razziale, ma anche quello di genere. Il 22enne dichiarava di appartenere alla corrente “Incel”, ovvero gli “involontariamente celibi”. persone che ritengono che i loro insuccessi e fallimenti con le donne siano dovuti ad alcuni comportamenti propri del genere femminile. E per questo motivo il loro odio e la loro discriminazione si riversa anche verso le donne.

Dal pc della propria stanza, il 22enne traeva ispirazione da alcuni gruppi suprematisti Americani, come gli “AtomWaffen Division” e alle Waffen-SS naziste. L’obiettivo delle chat create era chiaro: la ribellione contro “lo Stato occupato dai sionisti”. Che, tradotto, voleva significare: eliminazione degli ebrei. Lui che, da appassionato ed esperto di armi e oggettistica militare, si stava muovendo per reclutare giovani e seminare morti.

 

Foto della Polizia di Stato su Twitter

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