14 aprile: che cosa riapre domani in Italia
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-04-13
Da domani possono riaprire cartolibrerie, librerie, negozi per bambini e neonati e possono rimettersi in moto diverse attività produttive (come la selvicostura, la manutenzione delle aree forestali, le opere idrauliche) e ricominciare il loro lavoro quelle aziende che commerciano in carta e cartone, computer, apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni, elettrodomestici, elettronica di consumo audio e video, ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
Da domani possono riaprire cartolibrerie, librerie, negozi per bambini e neonati e possono rimettersi in moto diverse attività produttive (come la selvicoltura, la manutenzione delle aree forestali, le opere idrauliche) e ricominciare il loro lavoro quelle aziende che commerciano in carta e cartone, computer, apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni, elettrodomestici, elettronica di consumo audio e video, ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico e quelle che commerciano al dettaglio combustibile per uso domestico e per riscaldamento, saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini, qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet, per televisione, per corrispondenza, radio, telefono e per mezzo di distributori automatici.
14 aprile: che cosa riapre domani in Italia
Fermo restando che la fase 2, in attesa del via libera del comitato tecnico scientifico, dovrebbe decollare dal 4 maggio prossimo, quella che si apre domani sarà, come hanno detto gli esperti, una sorta di periodo di transizione che dovrà essere accompagnato dal rispetto di una serie di regole e di misure igieniche e, speranza di tutti, confortato anche da numeri in ribasso dell’epidemia. Il distanziamento, l’uso di guanti e mascherine, l’accesso scaglionato dei clienti, da regolare in base all’ampiezza dei locali, la disponibilità dei sistemi per la disinfezione delle mani sono le principali norme imposte a chi intende riprendere l’attività assieme alla raccomandazione di lavarsi spesso le mani, evitare i contatti ravvicinati con chi soffre di infezioni, mantenere la distanza di un metro da un’altra persona, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani. Ma non tutte le regioni recepiranno i contenuti del dpcm del 10 aprile scorso.
In primis Lombardia e Piemonte, dove non sarà consentita la riapertura di librerie e cartolerie. Se ne riparlerà il 3 maggio. La vendita dei prodotti di cancelleria continuerà negli esercizi commerciali già autorizzati. Analogo discorso anche in Emilia Romagna dove sono state confermate le misure ulteriormente restrittive gia’ in vigore in Emilia-Romagna e che sarebbero scadute oggi. Comprese quelle relative alle province di Piacenza e Rimini, al capoluogo di Medicina e alla frazione di Ganzanigo, dove restano sospese le attività di commercio al dettaglio di carta, cartone e articoli di cartoleria, di libri, di vestiti per bambini e neonati.
Sono state consentite invece silvicoltura e utilizzo aree forestali e cura e manutenzione del paesaggio, con esclusione delle attività di realizzazione, così come sancito dal Governo per tutto il territorio nazionale. Librerie, rivendite di articoli di cartoleria e di abbigliamento per bambini e neonati sono invece di nuovo consentite nel resto del territorio regionale, alla pari del resto del Paese. Con l’avvicinarsi di due festività nazionali – 25 aprile e il primo maggio – nelle quali tutte le attività di vendita saranno chiuse (a eccezione di farmacie, parafarmacie, edicole e distributori di carburante), si è decisa in Emilia Romagna la riapertura dei supermercati la domenica, per evitare un’eccessiva affluenza negli altri giorni feriali.
Di “lockdown più soft” ha parlato invece il governatore del Veneto, Luca Zaia, autore di una nuova ordinanza: “Domattina sappiamo che troveremo più auto in autostrada e più persone che vanno al lavoro, per cui abbiamo scritto quest’ordinanza pensando a un lockdown ridotto che pero’ deve mettere in sicurezza anche chi ha spostamenti importanti”. In Veneto, dunque, è stata confermata la chiusura degli esercizi commerciali come i supermarket la domenica e i giorni festivi e confermate anche le limitazioni nella gestione dei mercati a cielo aperto (perimetrati e con guanti e mascherina). “Negli spostamenti all’esterno da casa bisogna utilizzare mascherine e ogni altro dispositivo idoneo alla protezione, le uscite di casa devono essere esclusivamente individuali salvo esigenze di necessità e di tutela della salute, come accompagnamento di disabili o minori di 14 anni. E’ vietata l’uscita di casa con temperatura superiore ai 37,5 gradi”, ha precisato Zaia.