La storia dello sconto di un giorno sulle cartelle Equitalia a Genova

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-10-15

Un titolo identico in prima pagina su Fatto e Giornale per una storia che sembra falsa

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Fatto e Giornale oggi in prima pagina hanno un titolo identico: quello sul prefetto di Genova che avrebbe concesso un giorno di proroga per pagare le tasse. Ecco il Fatto:
fatto giornale
Et voilà il Giornale:
fatto giornale 1
Nel pezzo del Fatto si ricorda che la sospensione per l’Aquila e per altre zone fu di sei mesi o un anno. L’articolo rincara la dose: «Com’è andata, nello specifico, questa volta? L’ufficio genovese di Equitalia ha chiesto alla sede nazionale,visto il fango che sommergeva le strade, quindi per un motivo tecnico,la sospensione di un giorno, in modo che fosse prolungata di ventiquattr’orela scadenza di tutte lecartelle che dovevano esser pagatelunedì. A questo punto il responsabile del settore sicurezza di Equitalia,Giuseppe Del Vecchio, ha telefonato al capo di gabinetto della prefettura di Genova, Gennaro Terrusi:“Non c’è stata nessuna  ulteriore richiesta da parte di Equitalia –risponde Terrusi – quindi ci siamo limitati a predisporre la sospensione per un giorno (come si può leggere dal documento pubblicato in pagina a firma del prefetto Fiamma Spena, ndr), interrompendola con la conclusione della situazione di allerta2”. Soltanto una questione di praticabilità di campo, insomma:“Valutato il problema – spiega Terrusi–abbiamo ritenuto che la situazione delle strade non fosse impossibile come il giorno precedente”. Ora, però, è importante capire a cosa si riferisse il differimento del pagamento. Perché, come fa notare proprio un blog sul Fatto, il riferimento è a un tipo di pagamenti ben preciso:

Ai cittadini indignati, e fomentati dalla disinformazione dilagante, sfugge un semplice dato, ossia che la Prefettura è tenuta ad operare in merito alla sicurezza e l’incolumità dei cittadini e, in questo caso, fa riferimento ad uno slittamento del termine di pagamento in seguito alla chiusura degli uffici postali e allo stato di allerta in atto. Inoltre, quello che sembrerebbe essere evidente è che i pagamenti in questione siano quelli riguardanti le multe, presumibilmente quelle in scadenza il 13 ottobre 2014, multe che dipendono dalla Prefettura. Abbiamo detto “sembrerebbe essere evidente”, appunto perché ai commentatori indignati che hanno sfogato la loro rabbia verso il Comune di Genova e lo Stato italiano non lo è stato.
Ironia della sorte, il periodo considerato è molto vicino alla data del 16 ottobre 2014, giorno in cui si paga la prima rata TASI del 2014, che potrebbe essere stata considerata come una di quelle “cartelle esattoriali” citate nel comunicato della Prefettura.

Non solo: cosa ha deciso, di preciso, il comune a proposito delle tasse? C’è un avviso chiaro sul sito:
genova equitalia bufala
 
Edit: l’autore dell’articolo sul giornale cartaceo precisa, in un post sul sito del Fatto:

1. La notizia del rinvio di sole 24 ore, da parte della Prefettura di Genova, su richiesta di Equitalia, della scadenza di pagamento delle cartelle esattoriali in via Gabriele D’Annunzio è vera.
2. Come anche Bufale.net correttamente riporta, la decisione della Prefettura è conseguente ad una valutazione ambientale, rispetto alla sicurezza dei cittadini che avrebbero dovuto recarsi a pagare multe, balzelli e quant’altro nelle loro cartelle.
3. La decisione della Prefettura è di natura tecnica, burocratica, per usare una parola tanto invisa agli esponenti del governo Renzi in queste ore.
4. La Prefettura risponde direttamente al Viminale, ministro dell’Interno Angelino Alfano, e quindi al governo Renzi. Quindi nulla osta una decisione politica a riguardo.
5. Il governo Renzi si è esibito, nelle ore del disastro, in proclami e promesse di aiuti ai genovesi. Un provvedimento da poter prendere subito – sull’onda di quanto fatto dal Consiglio comunale di Genova rispetto alle tasse municipali – sarebbe stato quello della sospensione delle cartelle esattoriali di Equitalia: ci sono diversi precedenti, l’ultimo quello dell’alluvione sarda dello scorso anno: furono sospese per sei mesi. Creare il precedente di un condono, vista la tragedia, poteva essere un bel aiuto, confidiamo ancora che al governo possa venire un’idea del genere, magari già nel Consiglio dei ministri in corso nelle prossime ore.
6. Il tutto è avvalorato dalle dichiarazioni politiche di due esponenti del governo (il capo missione Erasmo d’Angelis e il sottosegretario all’Interno Domenico Manzione) raccolte nell’articolo “Genova, la beffa su Equitalia: cartelle sospese per un giorno” pubblicato su il Fatto Quotidiano in edicola oggi.

 
 

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