I docenti neoabilitati nel 2021

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-04-09

Come cambia il percorso di reclutamento e formazione iniziale nella scuola secondaria

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A settembre saranno assunti, al 50% dei posti disponibili, gli ultimi vincitori del concorso 2016 e, al restante 50%, attingendo dalle Graduatorie a esaurimento (le «Gae», che la «Buona Scuola» – nonostante gli annunci – non è riuscita ad esaurire, e dove sono inseriti ancora circa 5.900 precari delle medie, e quasi 13mila delle superiori). Il Sole 24 Ore oggi spiega cosa succederà a partire dal 2018, quando scatterà il nuovo concorso-corso triennale FIT e parallelamente avrà luogo una procedura concorsuale agevolata riservata ai docenti già abilitati, che prevede una prova orale seguita da un anno di servizio con valutazione finale.

Potranno parteciparvi tutti i laureati purchè abbiano conseguito almeno 24 crediti (Cfu) in settori formativi psicoantropo-pedagogici o nelle metodologie e tecniche didattiche. I nuovi concorsi prevedono due scritti (tre per i posti di sostegno) e un orale. Vinta la selezione, si accede direttamente a un percorso teorico-pratico, subito retribuito, di durata triennale (denominato «Fit», formazione iniziale e tirocinio): il primo anno, svolto essenzialmente nelle università, è finalizzato al conseguimento del diploma di specializzazione all’insegnamento specifico per classe di concorso o per il sostegno; il secondo e terzo anno, si farà “esperienza sul campo” direttamente in classe (l’ultimo anno si percepirà uno stipendio pieno, e se si supera la valutazione finale scatta l’immissione in ruolo a tempo indeterminato).

docenti abilitati 2021
Il percorso di formazione per gli insegnanti (Il Sole 24 Ore, 9 aprile 2017)

Secondo le stime elaborate dal Miur, ipotizzando, come detto, un turn-over alle secondarie di 11mila cattedre l’anno, le «Gae» si dovrebbero svuotare completamente nei prossimi 3-4 anni (al Nord probabilmente già dal prossimo settembre – anche perchè si pescheranno dalle vecchie graduatorie pure gli idonei, superando il limite del 10% posto a legislazione vigente). Per le seconde fasce d’istituto, l’immissione in ruolo sarà più lenta, soprattutto al Sud (se si decide di trasferirsi al Nord si entrerà prima).

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