Uno scarafaggio bionico ci salverà

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2014-11-10

Scarafaggi cyborg in grado di esplorare edifici crollati potrebbero essere utilizzati per aiutare le squadre di soccorso nella ricerca di eventuali sopravvissuti rimasti intrappolati sotto le macerie.

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I ricercatori dell’Integrated Bionic MicroSystem Laboratory della North Carolina State University hanno sviluppato un sistema che è in grado di “pilotare” gli scarafaggi. Gli scarafaggi cyborg, chiamati anche biobots, potrebbero essere utilizzati per aiutare i soccorritori durante le operazioni di soccorso sul luogo di un disastro o di una catastrofe naturale.
 

scarafaggio cyborg
Un biobot con il dispositvo montato sul dorso (fonte: news.ncsu.edu, credits Eric Whitmire)

 
COME FUNZIONANO I BIOBOTS
Come Spiega il Dr. Alper Bozkurt il modo migliore per trovare dei superstiti all’interno di un edificio è quello di ascoltare i suoni, posizionando un microfono ad alta definizione sullo scarafaggio è teoricamente possibile mettersi in ascolto dei suoni all’interno di un edificio crollato. Il gruppo di ricerca ha inventato due modelli di dispositivi da applicare sul dorso dello scarafaggio. Un primo modello è in grado di captare il suono da qualsiasi direzione (e di trasmettere i dati alle squadre di soccorso); il secondo modello è dotato di tre microfoni direzionali che sono in grado di localizzare la fonte del rumore. Gli scarafaggi tecnologicamente modificati sono stati dotati di un piccolo dispositivo, posizionato sul dorso, che consente di controllarne i movimenti dirigendo lo scarafaggio verso la direzione da cui proviene il suono.

Perché sono stati creati due modelli di Biobots? Il primo modello serve per poter distinguere i vari tipi di suoni ambientali da quelli delle persone in difficoltà che stanno cercando di attirare l’attenzione delle squadre di soccorso. A quel punto entrerebbero in azione gli scarafaggi con i microfoni direzionali per poter fornire una localizzazione delle vittime. In questo modo sarebbe teoricamente possibile mappare l’area del disastro coordinare l’azione delle squadre di soccorso.
 
LA GABBIA INVISIBILE
Un aspetto importante è quello di tenere gli scarafaggi all’interno dell’area da esplorare, per fare questo i ricercatori hanno creatoquello che viene chiamato  invisble fence, un reticolato invisibile che consentirebbe ai soccorritori di tenere gli scarafaggi all’interno della zona delle ricerche. Inoltre per poter operare ogni biobot deve essere tenuto entro una certa distanza dal suo “collega” in modo da poter creare una connessione wireless tra un biobot e l’altro. L’invisible fence può essere utilizzato anche per guidare gli scarafaggi verso le fonti luminose necessarie per ricaricare i pannelli solari che alimentano le apparecchiature elettroniche montate sul loro dorso.

 
ROBOROACH
Lo scorso anno era stata lanciata una app per Android e IOS chiamata Roboroach che consentiva di prendere il controllo, tramite il proprio smartphone di uno scarafaggio sul quale era stato impiantato il kit per il “controllo mentale” attraverso la microstimolazione dei nervi delle antenne della blatta. Roboroach era stato presentato come kit per gli esperimenti scolastici che avrebbe consentito ai bambini di capire i meccanismo di funzionamento dei neurotrasmettitori degli insetti. L’associazione di animalisti PETA aveva però denunciato la casa produttrice per maltrattamento degli animali e le due app sono state rimosse dai rispettivi store. Chissà cosa diranno ora che gli scarafaggi possono essere utilizzati per salvare vite umane.
 

 
Foto copertina via Facebook.com

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