Fact checking
Ora Salvini vuole Draghi premier
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2020-03-28
Oggi il Capitano ha cambiato di nuovo idea su Mario Draghi e vuole l’ex governatore della BCE, una volta nemico pubblico numero uno dei noeuro, alla presidenza del Consiglio al posto di Conte. Ma non è tutto…
“Serve qualcuno che ci aiuti a contrastare la visione germanocentrica”. Quindi “Ben vengano teste e uomini come Mario Draghi che ha saputo, saprebbe e saprà fronteggiare a testa alta la signora Merkel e lo strapotere e l’arroganza della Germania e dei suoi paesi satelliti”. In diretta su Facebook Matteo Salvini battezza Mario Draghi presidente del Consiglio e si tratta del miliardesimo cambio d’idea sull’ex governatore della Banca Centrale Europea.
Ora Salvini vuole Draghi premier
Il Capitano aveva proposto Mario Draghi alla presidenza della Repubblica salvo poi rimangiarselo qualche giorno dopo. Da Mario Giordano a Fuori dal Coro aveva risposto “Why not?” all’idea che Mario Draghi potesse diventare presidente della Repubblica e alla domanda se lo voterebbe. Da Giletti aveva detto che “Mancano tre anni, si vota nel 2022, io su Draghi non ho giudizi né positivi né negativi se mi fanno una domanda ‘Le piacerebbe o le andrebbe bene Tizio o Caio’, io non ho problemi…”
Salvini: “Io su Draghi non ho giudizi né positivi né negativi, se mi fanno una domanda: ‘le andrebbe bene se proponessero tizio o caio alla presidenza della repubblica…’”.#giletti #nonelarena pic.twitter.com/wQHc4O09BX
— Umberto Molini ?? (@molumbe) November 10, 2019
E poi è arrivato al punto: “Mi auguro che Parlamento e Governo non tirino solo a campare per arrivare a eleggere il presidente della Repubblica, si rischia in questo tempo di creare un deserto in Italia”. L’uscita di Salvini su Draghi era stata criticata da Giorgia Meloni, che senza nominare il Capitano – secondo una strategia di comunicazione che tende ad accreditarsi come l’ala dura della coalizione di centrodestra e che segue la stessa filosofia dello slogan “Mai con il PD, mai con il M5S” presentato dalle parti di piazza San Giovanni quando la Lega impedì a Fratelli d’Italia di esporre suoi striscioni durante la manifestazione – era andata all’attacco su Facebook:
Ma vuole anche Tremonti, Ricolfi e Giulio Sapelli
E siccome quando la si spara tanto vale spararla grossa, Salvini propone anche Giulio Tremonti, Luca Ricolfi e Giulio Sapelli. Il primo è stato ministro dell’Economia in tanti governi con Silvio Berlusconi alla guida, promettendo tagli di tasse e bengodi e fallendo miseramente in ogni occasione. Il nome di Sapelli era stato fatto addirittura come presidente del Consiglio e poi come ministro dell’Economia all’epoca della formazione del governo Lega-M5S. Lo stesso Sapelli qualche tempo fa aveva spiegato a Salvini chi aveva vinto le elezioni europee (spoiler: non il Capitano) e aveva dato una stoccata a uno dei consiglieri più illuminati del leader della Lega:
E l’euro? Con l’approvazione dei mini-Bot qualcuno ha risollevato la questione.
«Attaccare l’euro è solo un artificio per far venire la Troika in Italia. A parlarne sono ormai in pochi. Claudio Borghi. Ma con tutto il rispetto, non è un economista».
Il professor Ricolfi invece è una new entry nel propostificio salviniano ed è interessante ricordare che in un’intervista a Italia Oggi aveva detto che Meloni era più rassicurante del Capitano e che in Emilia-Romagna il centrodestra aveva perso per colpa sua e non di Borgonzoni.
Salvini e la Svizzera che ti regala 500mila franchi se compili un foglio
E siccome non bastano i laboratori cinesi che creano i Coronavirus, in diretta Salvini ha anche raccontato che il Bengodi è oltreconfine, chiedendo al governo di smetterla con le autocertificazioni: “Non elaborate altri fogli, altri certificati, altri moduli di autocertificazione… Siamo arrivati a quattro modelli di autocertificazione per uscire di casa. Mentre in Svizzera, compilando un semplice foglio ti garantiscono fino a 500mila franchi sul conto correte. Mi rivolgo al nostro governo: basta copiare questo foglio…”. Ma davvero in Svizzera ti regalano 500mila franchi se compili un foglio? Come ha scritto ieri Butac, ovviamente si tratta di un paragone insensato: quello svizzero è “Un credito garantito al 100% dalla Confederazione fino a 500’000 franchi (10% della cifra d’affari annuale) a tasso di interesse dello 0% annuo per il primo anno”, “ovvero un modulo, dedicato agli imprenditori, per richiedere un credito (non soldi regalati quindi) fino a un massimo di 500mila franchi (sulla base del fatturato annuale dell’azienda che ne faccia richiesta) a interessi zero per il primo anno, soldi che non necessitano di garanzie in quanto garantiti dallo stesso Stato”.
In Italia abbiamo il Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese, fondo che come spiega il Sole 24 Ore serve proprio a dare garanzie pubbliche per i prestiti alle imprese. Il Fondo è stato modificato proprio per l’emergenza coronavirus, riporto dal Sole:
La parte relativa alle garanzie pubbliche per i prestiti alle imprese è tra le più corpose del provvedimento. Le modifiche relative al Fondo centrale Pmi dureranno nove mesi e si applicheranno anche ad agricoltura e pesca (l’Ismea contribuirà con 100 milioni). La garanzia sarà a costo zero per tutte le imprese e i professionisti.L’importo massimo garantito per singolo beneficiario viene raddoppiato rispetto alle regole attuali e passa da 2,5 a 5 milioni, nel rispetto delle regole di autorizzazione Ue.
L’estensione a tutte le tipologie di operazioni della copertura massima (80% in garanzia diretta e 90% per controgaranzia dei Confidi) vale solo fino alla concorrenza dell’importo di 1,5 milioni mentre per la parte residua fino al tetto di 5 milioni dovrebbe continuare ad applicarsi quanto disposto dall’attuale modello di rating del Fondo.
Il Fondo esiste dal 2000.
E come al solito Salvini ha proposto qualcosa che esiste già. Strano!