Salvini mette alla gogna la Sardina di Modena ma chi scappa in un locale da 200 posti è lui

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-11-18

Da quando non è più ministro il leader della Lega non può far togliere gli striscioni contro di lui. E così ricorre alla gogna pubblica per screditare chi manifesta contro la Lega, ma intanto a Modena è costretto a rifugiarsi in un ristorante e ad evitare “la piazza” che tante soddisfazioni gli ha dato in passato

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Che l’Emilia Romagna sia una partita difficile anche per la corazzata leghista è noto. Ma un conto è quello che pensano giornaloni e sondaggisti un altro è quello che racconta la propaganda della Lega. Il successo delle Sardine di Bologna forse ha sorpreso perfino gli strateghi della Lega, che fino ad ora hanno dimostrato di concedere ben pochi errori agli avversari. E che i diecimila che erano sul Crescentone abbiano fatto rosicare il Capitano lo si capisce dal fatto che oggi Salvini ha condiviso lo “scoop” che dimostra che dietro alle Sardine ci sono Romano Prodi e il PD.

Salvini a Modena si nasconde in un bar

L’obiettivo è quello di screditare il “movimento” delle Sardine che dopo Bologna si faranno un giro anche a Modena dove il senatore della Lega dovrebbe andare oggi pomeriggio. Salvini però ha cambiato programma, non si farà più una passeggiata intorno alle 18 ma arriverà alle 20,30 per partecipare ad una cena elettorale al ristorante “Duecentododici”, in periferia, dopo una visita allo zuccherificio di Minerbio, nel Bolognese, e alla Twinset, azienda tessile di Carpi. Il 212 pare essere un ristorante dove, a detta di una delle Sardine modenesi ci stanno 200 persone, in piedi e stipate come sardine. Non proprio i numeri di cui ha bisogno la Lega per far vedere che nuota in un mare di consensi. Perché il potere dei sondaggi è nulla senza una bella piazza piena di gente.

salvini samar modena sardini - 1

Questa è già una vittoria delle Sardine che democraticamente hanno tolto a Salvini l’esclusiva di essere il leader delle piazze e del Popolo. E a Salvini la cosa non è piaciuta. Tant’è che ha subito trovato il modo di screditare i partecipanti alla manifestazione andando a pescare il post di una delle sardine organizzatrici nel quale veniva insultato e minacciato. La prova, secondo la Lega, che quelli che andranno in piazza a Modena non sono dei democratici ma dei pericolosi fomentatori d’odio che lo vorrebbero tutti mettere a testa in giù. Non a caso Salvini parla di “Sinistra vergognosa che sa solo odiare”, ma quella è una persona sola.

Il senso della Lega per la democrazia

E se senza dubbio il post di Samar Zaoui così com’è stato mostrato (perché la ragazza non ha replicato alle accuse) è sbagliato. Ma metterla alla gogna, come Salvini ha sempre fatto, lo è ancora di più. Perché quel post per quanto sbagliato (e pubblico) pubblicato su un profilo personale non ha la stessa portata del mettere alla berlina una ragazza su una pagina da quasi quattro milioni di fan gestita da uno staff dedito ad amplificare la voce del più importate politico italiano. Ed è qui l’errore di Salvini, pensare di mettere sullo stesso piano quello che scrive una persona qualunque sul suo profilo con quello che lui scrive contro quella persona sulla mia pagina. Il gioco è impari, per ovvi motivi. Il messaggio che si vuol passare (è successo) è quello di un avvertimento: attente a mettervi contro di me.

 

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Il risultato della mossa di Salvini  non è stato un granché. Il profilo di Samar Zaoul è scomparso e al suo posto ad “organizzare” l’evento è stata inserita un’altra persona. La prova che la forza delle Sardine è il fatto di non avere un leader e di muoversi in banchi. Della quale magari tra qualche giorno si scoprirà – con gran sorpresa – che è un elettore di LEU o del PD. Ma organizzare l’evento Facebook è sostanzialmente aprire una pagina con l’orario e il luogo di ritrovo dei manifestanti. I quali a Bologna hanno dato dimostrazione di essere persone rispettose della democrazia e dei diritti altrui. Non come il senatore Simone Pillon che qualche giorno fa ha detto «quando governeremo, in Emilia, si potranno fare convegni senza che nessun manifesti contro». Cosa è più pericoloso per la democrazia? Una ragazza che inveisce contro Salvini su Facebook, un ex ministro che ha l’abitudine di mettere alla gogna i cittadini che non la pensano come lui o il senatore che dice che quando saranno al governo non ci sarà più il diritto di manifestare contro la Lega o contro chiunque?

Foto copertina via Facebook.com credits ciokmodena19

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