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“Tutto è possibile”, il nuovo gioco delle tre carte di Salvini sul suo viaggio a Mosca | VIDEO

Enzo Boldi 07/06/2022

Il leader della Lega dice che dopo il voto potrebbe tornare a ipotizzare quel suo viaggio in Russia. Forse

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“Non escludo il ritorno”, cantava Franco Califano. E anche Matteo Salvini sembra intonare gli stessi versi e le stesse note del compianto e iconico cantautore in merito al suo viaggio a Mosca. Quel che sembrava essere, di fatto, un progetto accantonato torna a essere un tema che il leader della Lega torna a cavalcare. Anche in chiave propagandistica in vista delle elezioni amministrative di domenica prossima e del voto sui cinque referendum sulla Giustizia.

Salvini a Mosca e il viaggio saltato, ma l’idea potrebbe tornare di moda

In collegamento con Mattino 5, il segretario del Carroccio parte subito riportando in auge il tema della mascherina nelle scuole prima di essere riportato su temi molto più attuali (e che lo hanno visto al centro delle polemiche) nelle ultime settimane. In particolare, il conduttore chiede una conferma sull’esito nefasto del progetto del viaggio di Salvini a Mosca. E il senatore ha risposto così, non chiarendo assolutamente nulla:

“Alla sola idea hanno minacciato inchieste, accuse , servizi segreti. Da Sinistra, perché qualcuno cercava di mettere sul tavolo i combattenti. Io sto continuando a lavorare perché si eviti la guerra fredda e la terza guerra mondiale. Sto parlando con i russi, gli americani, i cinesi, i turchi, i francesi. Fino a domenica mi occupo di Italia, si vota per i sindaci, da lunedì prossimo tutto è possibile”.

Tutto è possibile è il nuovo “non escludo il ritorno”. Perché Salvini ha rivendicato quel suo ruolo di “mediatore” – non autorizzato dal governo italiano – con l’ambasciatore russo a Roma e anche un’altra serie di incontri con rappresentanti di altri Paesi. Poi cita, come ormai fa da tempo, Papa Francesco e rivendica l’esigenza di pace (come se qualcuno, in Italia, volesse la guerra).

“Dobbiamo lavorare per la pace, come chiede fin dall’inizio lo Stato aggredito. Noi abbiamo mandato aiuti economici, umanitari e anche militari. L’Italia e l’Occidente devono fare di tutto per riavvicinare le parti in conflitto”.

(foto e video: da Mattino 5)

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