“Brutte notizie”: Roberto Burioni parla di Omicron 4-5 e risponde a chi lo accusa di allarmismo

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-09-15

Le parole di Roberto Burioni sulla variante 4/5 di Omicron hanno sollevato parecchie voci polemiche, come quella di un collega del virologo che lo ha accusato di fare allarmismo

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Con la fine dell’estate le città tornano a riempirsi, gli studenti rientrano a scuola, il mondo sembra riattivarsi. E ad allarmare ci pensa ancora una volta il Covid. Nello specifico, l’allerta è stata lanciata su Twitter dal virologo e immunologo Roberto Burioni, che ha scritto: “Brutte notizie. Uno studio sulla variante omicron 4/5 ci conferma la maggiore contagiosità, la capacità di infettare le persone vaccinate e/o guarite (anche da omicron 1 o 2) e purtroppo è prevedibile anche una maggiore patogenicità. Vaccinatevi e al chiuso state attenti”. Poi, il virologo ha aggiunto in un tweet successivo: “Ps: come sempre queste non sono mie personali opinioni o previsioni sul futuro, sono i dati contenuti in un lavoro scientifico che è appena uscito”.

Le parole di Roberto Burioni sulla variante 4/5 di Omicron hanno sollevato parecchie voci polemiche, come quella di un collega del virologo che lo ha accusato di fare allarmismo e di giocare con l’ansia delle persone proprio dopo l’inizio della scuola. Accuse, queste, a cui Burioni ha così replicato sempre su Twitter: “Ho riportato dati oggettivi, non una mia opinione, dati presi da un lavoro appena uscito su una rivista prestigiosissima. Un mio collega mi accusa in questo modo. Ormai è tifo, politica, la scienza non c’entra più niente. E conseguentemente non c’entro molto neanche io”.

La replica di Pregliasco a Roberto Burioni: “Vera la maggiore contagiosità di Omicron 4/5, ma nessun effetto pesante”

Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco “l’articolo citato da Roberto Burioni evidenzia effettivamente l’aumento della capacità di contagio di Omicron 4-5. Ad oggi, tuttavia” la versione ormai dominante del virus Sars-CoV-2 “non ha comunque evidenziato un effetto pesante”. E benché ci sia “bisogno di tempo per una valutazione complessiva” e fare previsioni sia sempre una cosa “non facile”, continua Pregliasco, docente di Igiene all’Università Statale di Milano, lo scenario più probabile per il futuro sarà quello di “onde di risalita di Covid-19 che speriamo siano onde a digradare salvo l’insorgenza di varianti che non sono la Omicron 5”. Per darci ancora grossi problemi, precisa, eventuali nuovi mutanti di Sars-CoV-2 “dovrebbero essere varianti che hanno caratteristiche antigeniche davvero molto diverse dalle precedenti”.

Pregliasco ha poi confermato che “quest’inverno avremo una concomitanza di fattori facilitanti la diffusione del virus (la situazione meteorologica, le scuole aperte, così come i luoghi di lavoro), una variante con caratteristiche di invasività elevate e capace di eludere la risposta immunitaria, e un aumento nel numero di soggetti vaccinati o guariti da tempo e quindi nuovamente più suscettibili all’infezione. Tutto questo farà rialzare i casi”, si aspetta il medico, “ma secondo quello che ripeto sempre come un mantra e cioè il modello ‘sasso nello stagno’: le onde saranno auspicabilmente a digradare”.

Nel frattempo, continua la somministrazione della quarta dose di vaccino, raccomandata agli over-60, alle persone di 12 anni e più con elevata fragilità (dovuta a patologie concomitanti/preesistenti), agli operatori e ospiti dei presidi residenziali per anziani, agli operatori sanitari e alle donne in gravidanza. Ovviamente, è importante che le categorie in questione abbiano fatto l’ultima dose di vaccino almeno quattro mesi fa (120 gg).

 

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