“Prima il nord”: lo slogan (imbarazzante) sul sito ufficiale del ministro leghista Garavaglia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-01

Il nuovo numero uno del Turismo non l’ha mai cancellato dal suo portale. Può un ministro della Repubblica sostenere una cosa del genere?

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“Prima il nord”. Lo slogan che ha caratterizzato la Lega negli anni è ancora sul sito ufficiale del ministro del Turismo Massimo Garavaglia. Un ministro della Repubblica italiana che sul suo portale ufficiale ha stampato verde (ovviamente!) su bianco “Prima il nord”. Sta proprio lì, in basso a destra, nella pagina dedicata interamente alla sua biografia.

Ed eccola qui la pagina che si trova non appena si clicca su massimogaravaglia.net. Si inizia con la biografia dell’onorevole, che tra l’altro è già stato prima sottosegretario al Mef e poi viceministro viceministro.

Sito Massimo Garavaglia 2

Se poi si scrolla poco poco, e se si legge tutta la biografia, ecco che si arriva a leggere lo slogan incriminato. Come uno spot e a caratteri cubitali: Prima il Nord, con tanto (tantissimo) di punto esclamativo.

Chissà cosa ne penseranno tutte le centinaia di migliaia di elettori della Lega che vivono da Firenze o Roma in giù. Gli elettori pugliesi, quelli abruzzesi, quelli calabresi, campani, siciliani, lucani. Ma non stupisce che il ministro sostegno a una tesi del genere (è stato eletto in Parlamento per la prima volta nel 2006, con la Lega Nord) . In fondo, fino a qualche (pochi) anno fa era lo slogan anche di Matteo Salvini. Non bisogna infatti andare troppo indietro nel tempo: basta ricordare un “giovane” Matteo che canta a squarciagola inni contro i napoletani per rinfrescarsi la memoria. Un percorso a ritroso che – visto con gli occhi di oggi – altro non è che una delle ennesime giravolte (ultimamente poi ne sta facendo tante), del “Capitano”. Che, quando ha capito che per crescere il partito dovesse diventare una formazione nazionale, si è svincolato dalla verde Lega Nord – cara a Umberto Bossi (che l’ha fondata nel lontano 1991) – e l’ha trasformata nell’azzurra Lega (per Salvini premier).

Anzi, non l’ha trasformata: ha fondato proprio un altro partito. E, quella del Nord, è continuata a esistere.

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