Cultura e scienze
Paola Lomuscio, artista della matita
Antonio Murzio 21/12/2017
Con la classica Staedtler disegna e completa i personaggi che ritrae. La matita diventa ogni volta un qualcosa di nuovo: il manico di una chitarra, il gambo di un fiore o addirittura una sigaretta stretta tra le labbra di Kurt Cobain
Quando si dice essere nati con la matita in mano. Nel caso di Paola Lomuscio, 33enne pugliese, il modo di dire non è riferito solo alla sua capacità di saper disegnare. Lei la matita, la più classica, quella a righe gialle e nere che tutti abbiamo impugnato quando eravamo sui banchi di scuola, quella a marchio Staedtler, insomma, riesce non solo a usarla con grandi risultati da quando era bambina e si cimentava a disegnare Topolino e gli altri personaggi dei fumetti Disney. Nel suo caso, la matita è il suo alter ego, è l’elemento che parte dalla sua mano col tratto per finire parte del tratto stesso dei personaggi che disegna. La matita diventa ogni volta un qualcosa di nuovo: il manico di una chitarra, il gambo di un fiore o addirittura una sigaretta stretta tra le labbra di Kurt Cobain.
Paola Lomuscio, artista della matita
Paola, che vive ad Andria, ha frequentato l’Istituto d’arte ma, solo grazie all’impegno e allo studio da autodidatta, è riuscita a raggiungere diversi successi anche in campo internazionale. Una stampa fotografica del suo ritratto di Bruce Springsteen fa parte della collezione permanente “The friends of Bruce Springsteen Special Collection” presso la Monmouth University del New Jersey; una collezione unica al mondo, dedicata al cantautore (collezione ufficializzata dal cantautore stesso lo scorso gennaio). La stessa immagine si trova anche nell’antologia (e sul retro copertina) dedicata al cantante dal titolo “Noi e Bruce” ideata e realizzata da Paolo Pagnini. Il suo ritratto di David Bowie è stato esposto per due edizioni (2015/2016 e 2016/2017) nella mostra/omaggio “Bowie BlackStardust” presso la galleria SpazioCima di Roma.
Il ritratto di Frank Sinatra, infine, è stato selezionato per una mostra collettiva/omaggio presso l’Ateneo Jaqués in Spagna. Il suo strumento di lavoro è diventato protagonista di un libro, “Io e la mia matita”, edito da un piccolo editore, La Ruota, che ha accolto la richiesta di Paola di valutare il suo lavoro e decidere se ritenerlo degno di pubblicazione, a differenza di altri editori che non si sono neppure degnati di risponderle. L’artista pugliese, però, non si arrende: ha creato una pagina Facebook e continua a sottoporre il suo lavoro a giornali e critici, raccogliendo i primi piccoli successi. In gennaio avrà una citazione per il suo libro nella trasmissione di Raiuno dedicata ai libri, i giornali locali si sono accorti del suo talento. “Disegnare mi fa stare bene”, dice, “e quando dico che la matita è la mia migliore amica, racconto la pura e semplice verità. Con lei mi confido, esprimo sentimenti, dubbi e paure. Ogni tratto è una conversazione tra me e lei. Un dialogo fatto di segni”.