Cultura e scienze
Gli immigrati musulmani in calo in Italia
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2016-11-08
Al netto del Piano Kalergi e mentre quelli che hanno ristrutturato le case del Capo con soldi pubblici vi raccontano che c’è un’invasione, gli immigrati di fede islamica che arrivano o sbarcano in Italia non sono affatto in aumento. Anzi, diminuiscono leggermente rispetto all’anno scorso
Mentre quelli che hanno comprato lauree in Albania e ristrutturato le case del Capo con soldi pubblici vi raccontano che c’è un’invasione, gli immigrati di fede islamica che arrivano o sbarcano in Italia non sono affatto in aumento. Anzi, diminuiscono leggermente rispetto all’anno scorso. Ad affermarlo è il sociologo Massimo Introvigne, direttore del Centro Studi sulle nuove religioni (Cesnur), in una ricerca curata con PierLuigi Zoccatelli, che sarà presentata domani a Roma nell’ambito del convegno «Dall’Islam in Europa all’Islam europeo», organizzato dal mensile Confronti presso la Biblioteca Centrale del Cnr. La Stampa oggi dedica alla vicenda un’infografica e un articolo a firma di Massimo Tornielli:
«Senza volere entrare in dibattiti di carattere politico scrivono i due studiosi – rileviamo che, contrariamente a opinioni diffuse, gli immigrati musulmani in Italia non sono in aumento ma in lieve diminuzione». Gli islamici erano infatti 1.613.500 nel 2015 e sono 1.609.000 nel 2016, spiegano i sociologi del Cesnur. «La maggioranza degli immigrati – aggiungono – è cristiana: sul totale degli immigrati i cristiani sono il 53,8% contro il 32% dei musulmani. La percentuale dei musulmani sul totale degli immigrati a sua volta non aumenta dal 2015 al 2016 ma scende leggermente, dal 32,2% al 32%. È vero che, per effetto delle acquisizioni di cittadinanza, sono per converso aumentati i musulmani cittadini italiani: erano 245.621 l’anno scorso, sono 302.090 quest’anno. Ma soltanto in poche migliaia di casi si tratta di conversioni, nella stragrande maggioranza riguarda la conclusione di un lungo iter burocratico per la cittadinanza espletato da chi già da anni risiede nel nostro Paese.
Questa, sulla base delle stime offerte dal dossier statistico sull’immigrazione della Caritas, è la ripartizione degli immigrati per appartenenza religiosa: ortodossi, 1.541.000 (30,7%), cattolici 908.000 (18,1%); protestanti e altri cristiani 255.000 (5,0%); musulmani 1.609.000 (32,0%); ebrei 7000 (0,1%); induisti 149.000 (3,0%); buddhisti 111.000 (2,2%); altre religioni orientali 78.000 (1,6%); atei e agnostici 227.004 (4,5%); religioni tradizionali 56.000 (1,1%); altri 85.000 (1,7%). Facendo le somme, l’insieme degli immigrati cristiani delle diverse confessioni è pari a 2.704.000 (53,8%), oltre un milione in più di quelli di fede islamica.