Fact checking

I No-vax che si arrabbiano per i figli lasciati fuori dagli asili

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-09-04

“Quanto manca alla Corte Costituzionale?” chiede su Facebook un Genitore Preoccupato che non sa cosa fare per poter iscrivere il figlio a scuola. C’è chi dice che l’autocertificazione non si deve fare. Chi invece che bisogna presentarla ma che si deve chiedere un appuntamento al sindaco. Chi vuole l’homeschooling e chi lo considera una sconfitta. E poi arriva Salvini che promette che se verrà eletto farà cancellare questa legge che fa arricchire Big Pharma e ammalare i bambini

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«La libertà della Nazione è nelle mani di quei genitori che si oppongono alla dittatura sanitaria incostituzionale della legge sui vaccini obbligatori». La legge che introduce dieci vaccinazioni obbligatorie per l’accesso alla scuola delle infanzia non è ancora stata esaminata dalla Corte Costituzionale ma i no-vax hanno già deciso che la nuova legge verrà giudicata incostituzionale. In molti quindi trascorrono i giorni che ci separano dalla data dell’11 settembre nella speranza di un pronunciamento fulmineo della Corte.

I no vax in attesa della Corte Costituzionale

Entro l’11 settembre infatti i genitori che intendono iscrivere i figli alla scuola dell’infanzia dovranno presentare l’autocertificazione delle avvenute vaccinazioni. Solo per quest’anno scolastico il termine per la consegna del libretto vaccinale è fissato al 10 marzo 2018. Ma che cosa possono fare i genitori “per la libera scelta” per evitare di dover fare la tanto odiata certificazione? Per il momento non molto. A Verona 4 bambini sono stati rimandati a casa dall’asilo (come prevede la legge) perché non in regola con le certificazioni. La battaglia si sposta quindi su un altro piano, quello giuridico dei ricorsi contro la legge. Ma i tempi saranno lunghi e la scuola inizierà con la legge sui vaccini obbligatori ancora in vigore.
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Cosa possono fare allora i genitori “free-vax”? La faccenda è davvero confusa, così come confuse sono le argomentazioni contro l’efficacia dei vaccini. C’è chi dice che l’autocertificazione non va assolutamente presentata, perché in quel caso il genitore dichiarerebbe il falso. Altri consigliano di prendere appuntamento con i centri vaccinali, presentarsi carichi di dubbi e domande e non far somministrare il vaccino.
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Altre associazioni invece incoraggiano i genitori ad intraprendere un iter burocratico più complesso fatto di raccomandate, appuntamenti con il sindaco, autocertificazioni per riuscire ad iscrivere i figli a scuola. Il Codacons invece punta tutto sugli esami prevaccinali, in modo da escludere qualsiasi pericolo per la salute dei bambini.
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Peccato che nessun test prevaccinale possa garantire questa certezza. Altri genitori invece consigliano di filmare i bambini prima e dopo l’eventuale vaccinazione e in caso malaugurato di decesso “post-vaccinale” di fare congelare una parte del cervello; “non nella formaldeide, mi raccomando!” precisa un genitore.

I Genitori Preoccupati sono in guerra

Non è ancora chiaro se a settembre inizierà davvero una guerra tra genitori che vogliono evadere l’obbligo vaccinale e autorità sanitarie. Per ora si sono viste solo poche schermaglie e i no-vax stanno avendo la peggio. Non solo: i numeri di coloro davvero disposti a condurre una battaglia (legale e non) senza quartiere contro la legge voluta dalla ministra dell Salute Beatrice Lorenzin, sono davvero esigui.
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La prossima conta dei rivoluzionari è indetta tra il 10 e il 12 settembre a Roma dove si terranno ben tre “importanti” manifestazioni della ggente e del Popolo contro questo Parlamento illegittimo e contro l’odiata e temuta legge sull’obbligo vaccinale.

L’homeschooling come soluzione?

Alcuni genitori ritengono che l’unica soluzione legale per non incorrere in sanzioni e in espulsioni dalle scuole sia quella di farsi la scuola in casa. È una possibilità, quella dell’istruzione parentale, garantita dal Ministero dell’Istruzione e quindi sembra essere la soluzione perfetta per poter seguire i propri figli e non dover rinunciare alle proprie convinzioni in fatto di vaccini.
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Ci sono mamme preoccupate, ormai in preda all’ansia, che sono sono pronte a mettere in gioco tutto. Ad esempio a sfidare le convinzioni comuni e i pregiudizi per combattere le “scelte coercitive che lo Stato applica in ambito sanitario”. Ad esempio una mamma danneggiata dallo stress per la legge sull’obbligo vaccinale scrive che “al massimo entro fine marzo dovrò lasciare il mio lavoro per stare con mio figlio a casa”. L’estremo sacrificio di una madre cui il figlio sarà senza dubbio eternamente riconoscente.
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Di diverso avviso è però l’Avvocato Luca Ventaloro che al momento è molto impegnato a studiare la strategia per contrastare la legge sull’obbligo vaccinale e a contattare i sindaci per convincerli a emanare delibere per garantire l’accesso alle strutture scolastiche anche per i bambini non vaccinati.
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Secondo Ventaloro l’homeschooling e gli asili libertari “sono di fatto una sconfitta”. L’avvocato dei no-vax invita i genitori a non ritirare i bimbi dagli asili.

Matteo Salvini sta con i genitori No Vax

Mentre il MoVimento 5 Stelle ha prudentemente rimodulato la sua posizione ufficiale sui vaccini la Lega Nord ha deciso di cavalcare la tigre e dare sostegno ai no-vax. Matteo Salvini, campione padano di cerchiobottismo, ha detto qualche giorno fa dal palco della BérghemFest, che i vaccini sono importanti ma che non si possono fare affari sulla pelle dei bambini perché i vaccini hanno anche pericolosi effetti collaterali.. Quando Salvini andrà al Governo farà di tutto per abolire questa legge “che arricchisce le multinazionali del farmaco”.

«Vuoi vaccinare mio figlio? – ha detto il leader della Lega Nord dal palco – Allora lo visiti e mi metti nero su bianco che mio figlio è in grado di sostenere tutti e dieci quei vaccini». Siamo qui dalle parti dell’assurdo modulo di rischio che alcuni genitori no-vax, quelli più agguerriti, vorrebbero che i medici di famiglia firmassero per assumersi la responsabilità di eventuali reazioni avverse. Dopo il Presidente leghista del Veneto Luca Zaia – che ha annunciato di voler fare ricorso contro la legge – anche il Capitano scende in campo contro l’obbligo vaccinale dimostrando che la Lega è seriamente intenzionata a prendersi ciò che le spetta di diritto: il titolo di partito più populista d’Italia.

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