Il Municipio che taglia l'assistenza ai disabili (e il tribunale che gli dà torto)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-04-15

La sentenza contro il municipio XIV dopo il ricorso di 87 genitori: il Consiglio di Stato obbliga al ripristino del servizio

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Un taglio del 30% alle ore di assistenza scolastica (AEC) da parte del Municipio XIV. Che aveva penalizzato i 600 ragazzini disabili di zona Boccea. E alle proteste dei genitori tramite raccolta firme la giunta grillina presieduta da Alfredo Campagna non aveva dato risposta. Poi 87 genitori si sono costituiti nel comitato Genitori in Lotta e hanno preso la via del tribunale. Racconta oggi Repubblica Roma:

Il Consiglio di Stato adesso ha bocciato di fatto il nuovo piano municipale, sospendendo in via cautelativa il bando sull’Aec. «Dopo la prima sentenza del tribunale di Roma, che nel marzo scorso aveva imposto al municipio il ripristino delle ore di assistenza tagliate a un alunno con disabilità, è arrivato quest’ulteriore pronunciamento — afferma il vice capogruppo dem al municipio XIV, Alessio Cecera — un grande successo dei genitori, che con caparbietà avevano deciso di presentare il ricorso, smascherando il pressapochismo dei Cinquestelle nel nostro municipio».
Con il nuovo piano, le ore di assistenza, in alcune scuole medie e elementari, erano scese da 30 fino a un minimo di 11: in media non più di sette ore a persona, sulle 40 settimanali. «Nessuno aveva mai osato tanto — aggiunge Cecera — la nostra giunta aveva sacrificato addirittura 200mila euro destinati ad altre voci pur di coprire interamente le spese dei servizi sociali». Adesso il Consiglio di Stato ha demandato al Tar il pronunciamento “nel merito”.

alfredo campagna municipio XIV
Quindi oggi i genitori possono passare all’accreditamento diretto, in attesa che il Municipio XIV annulli il bando:

Intanto, con la sospensiva, il municipio è obbligato a procedere con l’”accreditamento diretto”: la procedura consente ai genitori di poter scegliere la cooperativa e di conseguenza l’operatore, garantendo così la continuità del progetto educativo per ciascun alunno. Non è tutto. «Invieremo al municipio un’ulteriore diffida affinché annullino definitivamente il bando — dice Simona De Carlini, mamma di una ragazza 14enne e portavoce del comitato “Genitori in lotta” — l’affidamento alle cooperative doveva scadere il 30 aprile, adesso sono obbligati ad arrivare alla fine dell’anno scolastico».

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