La risposta di Giletti a Mentana sugli ospiti no vax

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-06

Il messaggio social, ricco di “dico-non dico”, pubblicato dal direttore del TG di La7 non è stato preso benissimo dal conduttore di “Non è L’Arena”

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Palinsesti e critiche. All’interno dell’universo mediatico di La7 è in corso una vera e propria lotta intestina che vede coinvolti diversi attori-protagonisti. Tutto è partito dal post Facebook pubblicato dal direttore del TGLa7 Enrico Mentana, con Massimo Giletti che si è sentito chiamato in causa. Perché il tema è quello dello spazio concesso, nel corso delle varie trasmissioni in onda sulle frequenze di proprietà di Urbano Cairo, agli ospiti no vax.

Mentana-Giletti, la lite a distanza sugli ospiti no vax in onda su La7

Il pensiero social di Enrico Mentana è quello condiviso da tantissimi italiani che sono stanchi di vedere le trasmissioni televisive infarcite di personaggi che propinano al pubblico teorie anti-scientifiche e del complotto. Ma non è piaciuto a Massimo Giletti che, intervistato dal quotidiano La Stampa, ha rispedito al mittente le accuse velate:

“Io contrasto questo metodo. Sono un anarchico di questo mestiere e porto nel mio programma ogni forma di contraddizione. Non censuro, faccio domande scomode per smascherare le fake. Ognuno a casa si farà la propria idea. Posso non essere d’accordo con Montagnier, Freccero e Cacciari, ma hanno il diritto alla parola e non solo perché sono intellettuali. Sono contrario a portare in tv solo il pensiero mainstream. Bisogna ascoltare tutte le voci è importante che una trasmissione dia spazio anche a chi la pensa diversamente da me ma come 8 milioni di persone No Vax e No Green Pass. Criminalizzare è sempre un errore”.

Ma la polemica Mentana-Giletti non finisce qui. Perché il conduttore di “Non è L’Arena” (con la sua trasmissione che potrebbe essere spostata nel calendario settimanale di La7 proprio per lasciare spazio a un nuovo programma, condotto dal direttore del TGLa7 e da Michele Santoro sulla corsa al Quirinale), non usa il fioretto: “Non credo che Mentana sia un fascista, eppure quando CasaPound lo ha invitato, lui ci è andato. Io, invece, no, sebbene da inviato avrei potuto farlo”.

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