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E tu vuoi più bene al papà di Renzi o a quello di Di Battista?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-10-14

L’ex premier se la prende con Vittorio, fascista che alza le mani, e fa gli auguri a Tiziano che gli ha insegnato l’antifascismo. Ma…

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Ieri Matteo Renzi ha deciso di alzare il livello del dibattito politico prendendosela con il padre di Alessandro Di Battista, Vittorio, protagonista a sua volta di una furiosa lite con i fans del generale Pappalardo e oggi di un diverbio con un giornalista. La causa scatenante è stata una frase infelice dell’onorevole del M5S, che ha detto di essere contento di avere un padre come Vittorio “perché c’è chi invece ha come padre Tiziano”. Renzi ha colto la palla al balzo per ricordare che suo padre è antifascista – mentre quello di Dibba si dichiara orgogliosamente fascista –  e gli ha insegnato a non alzare le mani.

Per tutelare l’onore della famiglia Di Battista padre passa alle mani. E Di Battista figlio lo giustifica dicendo (“Ha solo dato una carezza a uno che ha un vitalizio”). Ma non sapendo come uscirne Di Battista figlio dice anche: “Sono fiero di mio padre. Lui non è come Tiziano”. Immagino si riferisca a mio padre, non penso che si riferisca al pittore. Se si riferiva a mio padre devo dire che Di Battista figlio stavolta ha ragione: no, non è come Tiziano.
Tiziano, mio padre, ci ha educati fin da piccoli all’antifascismo. E ci ha insegnato che le mani non si alzano mai, mai. E che se qualcosa non va si parla, non si picchia la gente.
E Tiziano, mio padre, sta zitto con i giornalisti da mesi perché gli ho chiesto di non alimentare le polemiche. Ma chi lo conosce sa quanto gli costi prendersi il fango quotidiano di chi non conoscendolo lo cita a sproposito. Ha ragione Di Battista: suo padre non è come Tiziano. Ma siccome so quanto costi, a Tiziano, non dire quello che pensa, vorrei dire grazie a mio padre per come sta sopportando l’infinita carica di insulti che sta ricevendo ingiustamente. Dirgli che il tempo è galantuomo e farà chiarezza su tutto. E che il tempo ci ricorda che oggi, nel giorno del suo 66° compleanno, ha figli e nipoti che sono felici di stare con lui. Auguri, babbo.

matteo renzi alessandro di battista
Ora, non per contraddire Renzi, andrebbe però ricordato che anche il padre Tiziano è uno che se la lega al dito, visto quello che è successo al sindaco di Rignano Daniele Lorenzini prima appoggiato e poi mollato dal PD – senza che questo gli abbia precluso la vittoria alle elezioniper vicende che poco o nulla c’entravano con la politica locale, a questo punto l’Italia può finalmente dividersi come ai bei tempi dei guelfi e dei ghibellini: e tu vuoi più bene al padre di Renzi o a quello di Di Battista?

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