Luca di Montezemolo diventa consigliere di Renzi?

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-01-19

L’indiscrezione sul Corriere della Sera

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Non è uno scherzo. Dopo Andrea Guerra, il parterre de roi (si fa per dire) di consiglieri di Matteo Renzi si arricchisce, secondo il Corriere della Sera, di un altro uomo indispensabile all’Italia: quel Luca Cordero di Montezemolo che è stato cacciato per due volte (e il racconto della prima, se volete sorridere, è disponibile qui) dalla Fiat. Secondo il quotidiano, l’attuale presidente di Alitalia impegnato nel novantacinquesimo rilancio della compagnia (ma stavolta è quello buono, dicono) diventerebbe consulente del governo in tema di investimenti esteri e promozione del made in Italy

Ma per l’ex presidente di Fiat e Ferrari, e già leader di Confindustria,si va delineando un altro incarico di rilievo, quello di consigliere strategico di Matteo Renzi per l’attrazione degli investimenti esteri in Italia e la promozione del made in Italy. Un ruolo molto simile a quello da poco rivestito a titolo gratuito da Andrea Guerra, ex manager di Luxottica, sia pure in un ambito diverso, quello cioè che sarà meglio delineato col varo del decreto Investment compact che domani sarà esaminato in Consiglio dei ministri. Un testo che contiene misure fiscali a sostegno delle piccole e medie imprese, in particolare quelle innovative, anche attraverso un rifinanziamento del Fondo di garanzia.Ma soprattutto norme per l’attrazione degli investimenti dall’estero col superamento del rischio regolatorio, evitando cioè che un’impresa che si insedi in Italia subisca imprevisti cambi delle regole fiscali e amministrative.

luca di montezemolo niki lauda
Secondo il quotidiano Montezemolo farebbe parte di una “cabina di regia”, come ultimamente si è soliti chiamare gli enti inutili e dannosi:

Nel pacchetto è entrata a sorpresa anche una rivoluzione delle norme di governance delle banche popolari che già sta destando polemiche, e il cui scopo è far crescere dimensionalmente il sistema bancario italiano. Montezemolo non avrebbe ricevuto lumi sulla normativa che è stata in gestazione in queste ultime settimane tra il ministero dell’Economia e quello dello Sviluppo economico, ma avrebbe di recente condiviso con il premier Matteo Renzi la necessità di giungere alla creazione di una sorta di «cabina di regia» per l’attrazione degli investimenti esteri e la promozione del made in Italy, sull’esempio di quello che avviene già in altri Paesi come il Regno Unito. Non è immaginabile che il ruolo di Montezemolo in questo ambito si svolga a tempo pieno, visti gli impegni del manager che, tra l’altro, è fondatore e azionista di maggioranza di Ntv, la società privata dell’alta velocità, e vicepresidente di Unicredit. Il suo incarico dovrebbe essere quello di punto di riferimento e raccordo con il mondo imprenditoriale e finanziario, italiano ed estero.

Leggi sull’argomento: La prima volta che la Fiat cacciò Montezemolo

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