Cultura e scienze
Tutti gli animali che abbiamo in casa senza saperlo
Giovanni Drogo 21/01/2016
In realtà viste le dimensioni è più un circo delle pulci, le nostre case sono una specie di acquario dove proliferano diverse forme di vita animale, alcune piccolissime, che vivono dei resti che lasciamo in giro
A quanto pare anche le persone più sole vivono in compagnia, ad esempio di migliaia di piccoli artropodi (alcuni non troppo piccoli) che affollano i pavimenti, i tappeti e quasi tutte le superfici delle nostre abitazioni. Insomma, per quanto possiate essere maniaci della pulizia e utilizzare prodotti che rimuovono il 99,9% dei batteri probabilmente anche in casa vostra ospitate un ecosistema costituito diverse colonie di insetti, ragni e acari. I sospetti, per la verità, ci sono sempre stati perché in fondo è impossibile tenere sigillata la nostra dimora e impedire l’accesso di ospiti indesiderati ma ora c’è una ricerca scientifica che ha catalogato le specie che costituiscono il nostro zoo domestico.
Gli scarafaggi non hanno re
A raccontarcelo è il New Scientist che dà conto di una ricerca condotta all’interno di cinquanta abitazioni in North Carolina per individuare cosa componga la fauna domestica “invisibile”. A quanto raccontano gli studiosi gli inquilini delle abitazioni hanno espresso un certo stupore (ma dai) quando è stato rivelato loro che complessivamente sono state trovate 579 specie di insetti, ragni, scarafaggi e formiche. Ogni stanza delle abitazioni era popolata da almeno una specie di artropodi e solo in cinque casi (su 554) il team di studiosi non è riuscito a trovare tracce di vita (questo forse perché non era sabato sera). Ma niente paura nelle case americane non sono stati trovati animali velenosi o pericolosi per l’uomo, insomma se avete la preoccupazione di essere infestati da parassiti niente pulci e piattole, per fortuna. La maggior parte delle specie viventi scoperte infatti è innocua (piccoli ragni, formiche e altri animaletti che si annidano nei tappeti) e vive nelle nostre case proprio perché ci siamo noi. Siamo noi esseri umani infatti a creare l’ecosistema favorevole a consentire lo sviluppo di colonie così floride e numerose, basta pensare alle briciole che cadono dalle nostre tavole e che costituiscono una delle fonti di sostentamento delle formiche e di altri piccoli insetti. Ci sono poi quelli che si nutrono delle muffe, dei resti cheratinosi di altri insetti, delle cellule di pelle morta umana che perdiamo costantemente oppure delle fibre e dei tessuti dei tappeti: un’intero mondo che vive di polvere. Oltre a questa popolazione “autoctona” ci sono poi dei viaggiatori che entrano in casa nostra attaccati ai nostri abiti e soprattutto ai nostri animali da compagnia. Altre invece sono più stagionali, come ad esempio mosche e zanzare, e fanno il loro ingresso da porte e finestre alla ricerca di cibo. La distribuzione della popolazione di ospiti sembra essere omogenea in base al contesto abitativo: nelle case di città si dovrebbero trovare specie animali differenti rispetto a quelle di campagna o dei sobborghi, ma sono necessari ancora diversi studi per poter dire l’ultima parola su dove gli artropodi e gli insetti preferiscano abitare.