Luciana Littizzetto e la letterina che sfotte Pillon | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-19

Luciana Littizzetto a Che Tempo che fa scrive una lettera a Simone Pillon per spiegargli a cosa serve il DDL Zan. Ma lo fa da par suo, sfottendo il senatore per le sue pozizioni omofobe.

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Luciana Littizzetto a Che Tempo che fa scrive una lettera a Simone Pillon per spiegargli a cosa serve il DDL Zan. Ma lo fa da par suo, sfottendo il senatore per le sue pozizioni omofobe.

Luciana Littizzetto e la letterina che sfotte Pillon

Lucianina è seria quando introduce l’argomento: “C’è un decreto che si chiama decreto Zan, proposto dal deputato del PD Alessandro Zan. La camera l’ha approvato e ora, al Senato… Zan! L’hanno bloccato – ha premesso la comica torinese – Questo Ddl dice semplicemente che se tu insulti o picchi una persona per via del suo orientamento sessuale o per il suo genere o per la sua disabilità, devi subire una condanna pecuniaria o penale. Tutto qui. Non vedo cosa ci sia di strano”. Poi inizia la letterina, che oltre a spiegare a Pillon perchè sbaglia ridicolizza le sue posizioni: “Caro Pilli, Pipillone bello, Pillon de mi corazon che quando senti parole che iniziano per omo o per trans tremi. Se ti dicono transiberiana, transistor, transaminasi, ti inalberi, se ti offrono un omogeinizzato ti tiri i peli del naso. Spiegami, quando vedi due ragazze così – dice inquadrando due ragazze che si baciano – cosa ti succede, ribolli come una ribollita? Quando vedi due uomini così – continua mostrando due uomini che si abbracciano – gorgogli e schiumi, ti viene l’orticaria, ti spuntano le orecchie alla Figliuolo? Io mi agito di più se vedo due donne conciate così – spiega Littizzetto facendo vedere due ragazze vittime di un’aggressione omofoba – o due uomini ridotti così – e inquadra due ragazzi pestati – . Ecco, a me agita l’odio, non l’amore, in qualsiasi forma si esprima. Scusa Pillon, ma come fai a dire che questa legge non è una priorità? Tra l’altro è una legge che non accorcia i diritti di nessuno, anzi li allarga. Io te lo dico Pillon, guarda che la società civile è molto più avanti rispetto alla politica: ci sono delle cose che non si possono fermare, sono inarrestabili.

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Fai i muri finché ti pare ma se popoli interi sono in miseria non saranno i muri a fermarli.  La stessa cosa succede con i diritti delle persone: l’amore è come Sanremo, va avanti lo stesso, anche con il virus, nonostante le polemiche. E comunque lo dico a te e a tutti quelli che la pensano come te. Se passa la legge Zan potete continuare a fare i vostri pensierini omofobi, nessuno ve lo impedisce. Nessuno vuole entrare nelle vostra testa anche perché il vuoto potrebbe toglierci il fiato. Potete continuare a pensare quello che vi pare. L’unica cosa che chiediamo è di approvare una legge che punisca chi va in giro a pestare chi fa scelte sessuali diverse dalle proprie. Pensaci SuperSimo, noi difenderemo sempre la tua libertà di espressione, ma tu aiutaci a difendere la libertà di tutti di esprimere la propria sessualità senza avere la paura di prendere una mazzata sul cranio”. E poi lo sfottò finale: “Sappi Pilli che io in fondo ti voglio bene, nel mio intimo c’è Pilli”.

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