Lilli Carati: addio a un mito erotico degli anni Settanta

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2014-10-21

Si è spenta l’attrice che ha fatto impazzire tanti ragazzini. E la sua popolarità è cresciuta con Internet

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Dopo un tumore al cervello è morta ieri Lilli Carati, ovvero Ileana Caravati, mitica attrice di film di genere prima e pornografici poi. Lilli, che arrivò anche seconda a Miss Italia nel 1974. Tra i film per cui è ricordata ricordiamo Avere vent’anni, un Thelma & Louise ante litteram nel quale, insieme a uno degli altri miti degli Anni Settanta, la bellissima Gloria Guida, recitava nella parte di una ragazza che con l’amica entra in una comune di hippy e ha svariate avventure sessuali prima di essere arrestata, rimandata al suo paese e infine violentata e uccisa. Su Youtube questo video riepiloga le inquadrature più osé delle due, ovviamente censurate e con tanto di canzone cantata da Gloria Guida. Questo è un Tumblr a lei dedicato con foto molto esplicite.

Ma c’è anche questo spezzone in cui è presente (per dieci minuti a ripetizione) una delle battute più famose del film: l’esclamazione «Qua non si scopa mai!».

Un altro spezzone molto famoso, in cui Gloria Guida e Lilli Carati seducono un vecchio signore.

La versione integrale del film:

La Carati ebbe anche parti in film di Bruno Corbucci (Di che segno sei?) e di Lina Wertmuller, ma il film più significativo della sua carriera è probabilmente Il corpo della ragassa di Pasquale Festa Campanile del 1979.

lilli carati gloria guida avere vent'anni
Lilli Carati con Gloria Guida in Avere vent’anni, 1978

 
Lilli Carati: foto di Gerard Von Leun su Flickr
Lilli Carati: foto di Gerard Von Leun su Flickr

La Carati ebbe anche una relazione con il regista, ma la parte più importante e tragica tra quelle conosciute della sua vita privata è la sua dipendenza dall’eroina, che la portò anche a passare lunghi periodi in comunità. Questo spezzone riporta una sua intervista doppia insieme al compositore tedesco Karl Heinz Stockhausen, esponente della musica seriale: in esso Lilli sembra davvero “fuori fase”, come sotto l’effetto di droga.

Infine, ecco il documentario Una vita da eroina, nella quale Lilli Carati racconta la sua dipendenza dalla droga.


Immagine di copertina di KiaraSkura

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