Attualità
La colf di Vacchi racconta: “Ha dato una botta a un collega che ha sbagliato una mossa di un video”
neXtQuotidiano 28/05/2022
Laluna Maricris Bantugon racconta anche che Vacchi lanciava bottiglie contro i dipendenti se non trovava i suoi farmaci. Tutto tra urla, parolacce e bestemmie
Non sono così esorbitanti le richieste di Laluna Maricris Bantugon, la colf che ha denunciato Gianluca Vacchi. L’ex domestica dell’imprenditore famoso per i suoi video su Instagram e Tiktok infatti non vuole altro che 70 mila euro, derivanti da straordinari non pagati e TFR. Una somma che per Vacchi probabilmente equivale a una mancia. Bantugon si è rivolta al Tribunale del Lavoro lamentando turni massacranti, anche di 20 ore consecutive, e trattamenti che andavano ben oltre la civiltà, con urla, turpiloquio, lancio di oggetti, minacce di multe e spiega l’ex domestica, anche il contatto fisico non desiderato come mezzo di richiamo. Ecco cosa ha raccontato a Repubblica.
La colf di Vacchi racconta: “Ha colpito un collega che ha sbagliato una mossa di un video”
Laluna Maricris Bantugon motiva meglio nell’intervista al quotidiano l’accusa secondo cui i video girati da Vacchi erano una fonte di stress per lei e per i suoi colleghi. Ieri aveva raccontato che se i passi dei balletti eseguiti nei filmati poi pubblicati su Instagram e Tiktok non risultavano perfetti l’influencer reagiva con scatti di rabbia che portavano al lancio di oggetti come il telefono. Oggi sottolinea come in almeno un caso Vacchi si sia spinto a “dare una botta” sul petto a un dipendente:
“In alcuni casi dovevamo partecipare in prima persona ai video, anche se non volevamo comparire. Dovevamo presentarci vestiti con il grembiule da cameriere. Una volta abbiamo girato un filmato con dei colleghi maschi, uno ha sbagliato una mossa e lui gli ha dato una botta sul petto”.
Secondo Bantugon l’imprenditore urlava, diceva parolacce e bestemmiava. Non solo. Avrebbe anche lanciato delle bottiglie contro i dipendenti perché non trovava dei farmaci. L’ex colf spiega che non erano rimasti in molti a lavorare per Vacchi proprio per le condizioni difficili in cui dovevano svolgere i loro compiti. Lei aveva bisogno, soprattutto durante la pandemia, di guadagnare ed è rimasta. Laluna poi spiega che a dicembre 2020 si è interrotto il rapporto lavorativo e che Vacchi aveva voluto un accordo di riservatezza con una penale da 50mila euro in caso di diffusione di informazioni sulla sua vita privata.