Cultura e scienze
La superluna del 14 novembre
Giovanni Drogo 03/11/2016
La Luna piena di novembre sarà così vicina alla Terra da meritarsi l’appellativo di superluna. Il nostro satellite sembrerà più grande e luminoso rispetto al normale grazie al fatto che si troverà all’apogeo. Un fenomeno simile non accadeva dal 1948 e si ripresenterà solo nel 2034
Astrofili e appassionati potranno ammirare una sequenza di tre lune piene davvero eccezionale in questa ultima parte del 2016. Così eccezionale che la Luna piena del 14 novembre è stata già soprannominata “Superluna“. Il nostro satellite preferito si troverà ad una distanza molto ravvicinata con la Terra (ma niente paura, non c’è alcun rischio di collisione) e proprio in occasione del plenilunio l’orbita lunare porterà la Luna al perigeo, ovvero nella posizione di massima vicinanza con il nostro pianeta dalla quale ci apparirà molto più grande del normale. Così grande che sono settant’anni (dal 1948 per la precisione) che la Luna non era così vicina alla Terra.
Il 2016 finisce con tre superlune
La differenza di dimensione percepita è dovuta al fatto che la Luna percorre un’orbita ellittica nella quale la Terra è uno dei due fuochi. Per questo motivo il satellite non si trova sempre alla stessa distanza dalla Terra, ma ad una distanza variabile tra un valore minimo, che è appunto il perigeo (a circa 356.000 km) ed un valore massimo, l’apogeo, a circa 406.000 km dalla Terra, la differenza tra le due posizioni è di circa 48 mila chilometri. Pertanto quando il plenilunio avviene in occorrenza del perigeo la Luna sembra avere una dimensione maggiore rispetto di circa il 14% rispetto a quelle che avvengono all’apogeo e risultano essere più o meno il 30% più luminose. Di per sé non è un fenomeno così eccezionale, di Lune piene “giganti” se ne verificano almeno una all’anno, ma in questo caso la distanza con la Terra della Luna piena è praticamente corrispondente all’apogeo, il che è abbastanza raro. Rispetto alla Luna piena che avviene ad una distanza media (perché non sempre la Luna piena coincide con l’apogeo o il perigeo) le superlune sono mediamente il 7% più grandi e il 15% più luminose e brillanti. La Luna piena del 14 novembre si troverà a 356.511 km di distanza dalla Terra.
Generalmente le superlune compaiono all’interno di una serie, e per quanto riguarda l’evento di questo autunno la prima di questa serie è stata il 16 ottobre mentre l’ultima avverrà il 14 dicembre e sarà così luminosa da rendere più difficile l’osservazione del passaggio dello sciame meteorico delle Geminidi noto anche come le stelle cadenti di dicembre. Quella di questo mese è inoltre la prima super Luna del ventunesimo secolo, e per vederne un’altra di dimensioni comparabili bisognerà aspettare il 25 novembre 2034 perché solo in quella data la Luna piena (ma non la Luna in generale) si troverà in una posizione così vicina alla Terra. Al di là dell’osservazione del fenomeno in molti vorranno immortalare la Luna, anzi la superluna, fotografandola. Il consiglio è quello di dotarsi almeno di un treppiede o di un cavalletto per stabilizzare l’immagine e se possibile di un teleobiettivo per cogliere meglio i dettagli. Per chi invece non è interessato alla fotografia astronomica in sé ma all’effetto della superluna sul paesaggio (urbano o naturale) allora meglio appostarsi in un luogo dove il sorgere della Luna possa fare da sfondo a monumenti o alberi in modo da creare l’illusione ottica di una Luna davvero gigantesca.