La storia del neonato di Ragusa morto «per un vaccino obbligatorio»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-07-03

Il decesso è avvenuto il 27 giugno. Da chiarire i collegamenti con il prodotto farmaceutico. Ma il bambino aveva anche una malformazione cardiaca dalla nascita e segni evidenti di cardiopatia congenita

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Un neonato di due mesi è morto in un ospedale di Ragusa dove era stato ricoverato per dei malesseri che aveva manifestato dopo la somministrazione di un vaccino obbligatorio. Sul decesso, avvenuto lo scorso 27 giugno, la Procura ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia. Da chiarire se vi siano collegamenti con il prodotto farmaceutico alla luce anche, come rivelato dall’Asp 7, di una ‘malformazione cardiaca’ di cui soffriva dalla nascita. E i “segni evidenti di una cardiopatia congenita” sono stati rilevati dai medici legali incaricati dai Pm: il professore Massimo Tirantello e il dottore Francesco Coco. L’accertamento non è definitivo, occorre infatti ancora attendere l’esito degli accertamenti istologici. Il referto sarà consegnato entro 60 giorni.

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L’infografica sul calo delle vaccinazioni in Italia (La Repubblica, 26 novembre 2014)

LA STORIA DEL NEONATO DI RAGUSA MORTO «PER UN VACCINO OBBLIGATORIO»
Il piccolo, venuto al mondo il 4 aprile scorso, prematuro, aveva recuperato in fretta ed era da tempo tornato a casa. I genitori, lui elettricista, trentenne, e la moglie, una giovane casalinga, lo avevano portato, nei tempi previsti, a fare il primo vaccino obbligatorio per i neonati. Poco dopo il piccolo avrebbe avuto dei malori e papà e mamma lo hanno portato al pronto soccorso dell’ospedale ‘Maria Paternò Arezzo’, dove è deceduto all’alba del giorno dopo. E’ stato il padre a presentare una denuncia ai carabinieri che hanno avviato le indagini. La Procura di Ragusa ha aperto un’inchiesta, coordinata dal capo dell’ufficio Carmelo Petralia e dal sostituto Valentina Botti, e iscritto, come atto dovuto, 12 persone nel registro degli indagati, tra medici e infermieri dell’ospedale e personale dell’Asp 7. Avvisi di garanzia sono stati notificati da carabinieri di Ragusa, che hanno acquisito anche la cartella clinica, per consentire di eseguire l’autopsia. Le indagini, spiegano i carabinieri, sono “mirate a stabilire con certezza le cause della morte del bimbo, al fine di far luce su eventuali responsabilità”. Il neonato, arrivato il 26 giugno scorso, la sera prima del decesso, precisano dall’Asp di Ragusa, era in “condizioni gravi, con diagnosi precedente di ‘malformazione cardiaca congenita'”. Subito sottoposto alle “cure del caso il bambino è stato trasferito nell’Unità terapia intensiva neonatale dove alle 6,45 si registrava il decesso”. E sarà l’inchiesta della Procura a cercare di chiarirne le cause, che sembrerebbero legate alla cardiopatia congenita di cui soffriva il piccolo, e di accertare eventuali responsabilità.

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