«Se verrò eletto farò riunire i Pink Floyd»

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-02-03

John Kasich, candidato repubblicano in corsa per la Casa Bianca confessa un progetto ambizioso: far riappacificare Roger Waters e David Gilmour (e vincere automaticamente il Premio Nobel per la Pace)

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Con l’inizio delle Primarie è entrata nel vivo la corsa alla Casa Bianca. I pretendenti alla candidatura di entrambi gli schieramenti devono promettere di tutto e di più per poter ottenere l’investitura ufficiale dal loro partito. Il Governatore repubblicano dell’Ohio John Kasich ha fatto una promessa che difficilmente potrà mantenere e che la dice lunga sulle sue speranze reali di diventare il prossimo Presidente degli Stati Uniti: la reunion dei Pink Floyd.

Il Governatore dell’Ohio: vorrei che suonassero Money

Kasich, che è stato definito dal New York Times l’unica scelta possibile per rifondare il Partito Repubblicano, durante un’intervista alla CNN ha confessato la sua passione per i Pink Floyd spiegando che The Wall di Roger Waters è stato il concerto più bello al quale abbia mai partecipato. Pertanto, forte dell’1,9% conquistato alle Primarie dell’Iowa Kasich ha ingranato la quinta e ha detto che quando sarà eletto Presidente farà di tutto per convincere i Pink Floyd a tornare a suonare assieme “per un paio di canzoni” ad esempio Money (che sia un chiaro messaggio ai suoi finanziatori?). Ora, fermo restando che sarebbe bellissimo sappiamo tutti che l’ostacolo principale è che i Pink Floyd non suonano assieme – se escludiamo la parentesi del Live 8 del 2005 – dal 1983 quando diedero alle stampe The Final Cut, l’ultimo disco dell’era Waters che abbandonerà il gruppo nel 1985 non senza polemiche e contenziosi giudiziari. Insomma i Pink Floyd non si sono lasciati bene all’epoca. Ed è questo uno dei motivi per cui non suonano più assieme nella formazione classica. Gilmour, Mason e Wright hanno continuato a portare in giro i Pink Floyd fino al 1994 e hanno definitivamente concluso la loro carriera nel 2014 con la pubblicazione di The Endless River, dedicato alla memoria del tastierista nel frattempo deceduto.

Ci sono inoltre diversi altri problemi, il primo dei quali è che Rick Wright è morto nel 2008. Poi non serve ricordare che Roger Waters si è sempre definito un socialista (ed è stato anche definito sociopatico) e da qualche tempo combatte una fallimentare campagna contro Israele. Consequence of Sound fa notare che Kasich invece è un convinto sostenitore di Israele. Difficile che Waters accetti di suonare per Kasich dal momento che non ha avuto una grande stima per i conservatori. C’è infine un problema davvero insormontabile di fronte al quale l’assenza di Wright sembra una bazzecola Roger Waters e David Gilmour si odiano cordialmente da più di trent’anni. Se Kasich riuscisse a mettere d’accordo i due e a fargli suonare “un paio di canzoni” (nel suo bel localino) allora dovrebbero dargli anche il Premio Nobel per la Pace. Difficile.
 
Foto copertina via Facebook.com 

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