Il vaccino anti COVID arriva in Italia la notte di Natale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-12-23

Le prime dosi di vaccino anti COVID in arrivo dal Belgio varcheranno la frontiera italiana la notte del 25 dicembre per arrivare il giorno di Santo Stefano

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Le prime dosi di vaccino anti COVID in arrivo dal Belgio varcheranno la frontiera italiana la notte del 25 dicembre per arrivare il giorno di Santo Stefano Dopo il via libera dell’Agenzia italiana per il farmaco (Aifa) all’immissione in commercio del vaccino Pfizer Biontech ora in Italia si attendono le 9.750 dosi che arriveranno il 26 dicembre per essere subito disponibili il giorno dopo, 27 dicembre, per il V-day, in cui in tutta Europa partirà la campagna vaccinale.

Il vaccino anti COVID arriva in Italia la notte di Natale

Il viaggio del vaccino Pfizer Biontech parte dalla sede Pfizer nelle Fiandre. In cima alla lista delle somministrazioni in Italia ci saranno una giovane infermiera, un operatore socio sanitario impegnato nei reparti Covid, una ricercatrice e due medici, tutti dell’Istituto Spallanzani di Roma e tutti da subito in prima linea a fronteggiare l’emergenza della pandemia. In vista di domenica prossima ci sono procedure che si stanno mettendo a punto per avviare ufficialmente anche nel nostro Paese la controffensiva al virus. Spiega Repubblica:

Partirà da Puurs, un paese di 16 mila abitanti nelle Fiandre sede della Pfizer, varcherà la frontiera italiana su un camion frigo nella notte di Natale, e percorrerà l’autostrada fino a Roma, per essere consegnato all’ospedale Spallanzani. Lo attendono per le 11 della mattina di Santo Stefano. Ora però bisogna anche sorvegliarlo e proteggerlo. Perché in epoca di pandemia quelle fiale ghiacciate a meno 80 gradi sono il nuovo oro. E, come segnalano sia l’Interpol sia le nostre agenzie di intelligence, uno dei rischi è il furto per il mercato nero estero. Cioè che qualcuno rubi le dosi durante il trasporto o dai depositi per rivenderle in quei Paesi fuori dall’Europa che ne sono ancora sprovvisti. L’allarme è generico, ma la preoccupazione è concreta. Non foss’altro perché, a inizio dicembre, l’Europol ha scoperto che sul Deep Web, la Rete dove si resta anonimi, sono apparse offerte fasulle di vaccino, con tanto di bollo di marchi farmaceutici ignari di essere usati da organizzazioni criminali. Le dosi le avremo presto, dunque. Ma l’aspetto sorveglianza è cruciale.

Il vaccino che arriva agli italiani come regalo di Natale per combattere la pandemia promette anche di essere facilmente ‘modulabile’ nel caso in cui sia necessario aggiornarlo contro la variante Gb. ll vaccino Pfizer-BionTech “è approvato per tutta la popolazione sopra i 16 anni e non ha controindicazioni assolute”. A poche ore dall’ok dell’Ema, l’Agenzia italiana del farmaco, con il presidente Giorgio Palù e il direttore generale, Nicola Magrini, fanno il punto su Comirnaty, il nome commerciale del vaccino Pfizer. “Oggi è disponibile un vaccino con un margine di sicurezza elevatissimo, intorno al 95%”, ha detto Palù. “Non sono richieste accortezze particolari per sottopopolazioni specifiche né per anziani o immunodepressi, inclusi chi ha problemi di coagulazione del sangue o sanguinamento. Anche per la gravidanza e allattamento”. La seconda dose del vaccino – ha spiegato il direttore generale dell’Aifa, Magrini – va fatta a 3 settimane dopo la prima e la risposta immunitaria della prima dose è già visibile in 6-7 giorni. Nella rara ipotesi che ci si infetti in questo breve lasso di tempo, lo si sarebbe verosimilmente in forma più lieve”. Chi saranno i primi ad essere vaccinati? Racconta La Stampa:

 Secondo le previsioni, nel mese di gennaio si arriverà a un milione di italiani, in larga parte operatori sanitari. I primi, domenica prossima, saranno cinque lavoratori dell’ospedale Spallanzani di Roma, dove sarà avviato il Vaccino Day, concordato a livello europeo. Si comincerà con un’infermiera e due medici, che poi faranno parte delle squadre incaricate di somministrare i vaccini ai colleghi. A seguire una ricercatrice, impegnata nei laboratori di ricerca dell’Istituto, e un operatore sociosanitario che lavora nei reparti Covid.  Le prime 9.750 dosi spedite dalla Pfizer, probabilmente le uniche che riceveremo nel 2020, arriveranno a Roma domani: saranno custodite per poche ore allo Spallanzani e poi verranno smistate nelle Regioni, così da far partecipare tutti alla partenza simbolica. Un’operazione che sarà affidata all’esercito, con l’obiettivo di completare il trasferimento delle fiale nei 21 siti regionali.

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