Cultura e scienze

Il prestito per pagare l'università

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-09-14

Il finanziamento d’onore arriva fino a 50 mila euro, ma nel nostro Paese stenta a decollare

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La Stampa di oggi passa in rassegna le offerte di prestito d’onore delle banche italiane per chi vuole scegliere questa soluzione per pagarsi l’università. Questa formula, in Germania, Gran Bretagna e alti Paesi ancora, ha una lunga storia, è ben rodata e molto diffusa. Da noi invece è comparso soltanto di recente, negli Anni Novanta, e non è mai del tutto decollato. Anzi. Negli ultimi anni se ne sono quasi perse le tracce. Spiega il quotidiano:

A offrire questo tipo di possibilità a studenti meritevoli e a basso reddito sono rimasti quasi solo i grandi istituti, proprio ora che ci sarebbe più bisogno di un sostegno per i giovani. Tra chi è ancora presente con questo tipo di offerta ci sono Intesa Sanpaolo e Unicredit che hanno particolari convenzioni con i maggiori Atenei del Paese e con gli Enti regionali. Anche Mps ha il suo finanziamento accademico ma è limitato alle Università di Pisa, Siena e Firenze.
La formula è molto semplice: gli studenti possono accedere al finanziamento per la retta universitaria, i libri e quant’altro serve per mantenersi all’Università. Non sono richieste garanzie e i tassid’interesse sono estremamente contenuti, tra il 2 e il 3 percento (Tan) ma in genere occorre aprire il conto corrente presso l’istituto di credito. Una volta ricevuto il prestito, lo studente potrà dedicarsi in pace alla preparazione degli esami. Inizierà a pagare le rate soltanto una volta entrato stabilmente nel mondo del lavoro, due o tre anni dopo la fine del percorso di studi. Lasomma erogata arriva anche a 50 mila euro. E’ quanto prevede “Prestito Con Lode” di Intesa Sanpaolo.
Si tratta della nuova veste che ha appena assunto il prestito d’onore per studenti(Prestito Bridge) di Intesa Sanpaolo: dal 12 settembre è stato potenziato con un importo più elevato (da 30 a 50 mila) e una durata del rimborso più ampia (15 anni, contro gli 8 di prima). Allo studente è concessa anche una certa flessibilità con la possibilità di interrompere il piano di ammortamento delle rate. «Il nostro obiettivo è quello di favorire e valorizzare i giovani di talento che non hanno disponibilità sufficienti per pagarsi gli studi» dice Luciano Ambrosone, responsabile del Servizio Retail di Intesa Sanpaolo. Prestito Bridge, lanciato nel 2007, negli anni ha finanziato circa 6.500 studenti per oltre 65 milioni di euro erogati.

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Il prestito per pagare l’università (La Stampa, 14 settembre 2015)

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